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Educazione sessuale a scuola, quando le famiglie rifiutano la formazione cattolica

Quello che è successo in una scuola di Torino è un chiaro segnale

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"Teen STAR è un programma di educazione affettivo – sessuale che si avvale di un processo educativo rispondente alle modalità di conoscenza e di azione che contraddistinguono le nuove generazioni. Un percorso che accompagna i ragazzi a riconoscere la bellezza e l’armonia di un corpo fatto per la comunicazione e la relazione". Così si legge nel sito dove viene illustrato il programma di educazione sessuale per adolescenti che alcune famiglie in una scuola di Torino hanno rifiutato perché di "matrice cattolica".

Si tratta della scuola statale  Costantino Nigro. Alcuni genitori hanno scritto al Preside una lettera inviata al preside : “Abbiamo delle perplessità sulla presunta laicità della proposta, visto che nella presentazione del corso ci è stato confermato che si basa sulla “Teologia del corpo” di Giovanni Paolo II”.

Secondo la stampa locale i genitori sostengono che "Al di là di come la pensi ciascuno di noi, riteniamo che un ente cattolico non sia una scelta neutra all’interno della scuola pubblica, definita laica dalla nostra Costituzione".

A rigor di legge è corretto, ma cosa significa questo rifiuto della formazione cattolica in Italia? Ovvio che la secolarizzazione è ormai un fatto certo e che solo il 15/20 per cento degli italiani sono di fatto cattolici praticanti. Più o meno. Ma si apre anche un altro scenario.

Tra non molto ci sarà un concorso per 6.400 candidati come insegnati di religione cattolica , ma dalla scuola arrivano chiari segnali per cui la "religione" è una materia che si segue sempre meno, Soprattutto negli istituti superiori dei grandi centri cittadini del Nord. Il 15 per cento degli studenti rifiuta l'insegnamento della religione cattolica ( non si tratta di "catechismo"). I vescovi soprattutto nel Nord Italia sono preoccupati. Più di un milione di studenti con le loro famiglie, rifiuta questo insegnamento. E questo fa seguito ai molti problemi coma la presenza del crocefisso nelle aule o del presepe a Natale.

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Va ricordato che in Italia non sono obbligatori i corsi di educazione sessuale, e ogni scuola è libera di decidere i a quale ente rivolgersi. Le proposte passano al vaglio del Collegio docenti e del Consiglio d’Istituto, poi sta alle famiglie decidere se aderire. Sembra che Teen Star abbia deciso di non svolgere più i corsi al Nigro di Torino.