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A Roma la veglia per i Missionari martiri al Santuario di San Bartolomeo il 26 marzo

La Giornata che ricorre il 24 marzo coincide con la Domenica delle Palme

L'icona dei nuovi martiri nella Basilica di San Bartolomeo all' Isola Tiberina |  | Diocesi di Roma L'icona dei nuovi martiri nella Basilica di San Bartolomeo all' Isola Tiberina | | Diocesi di Roma

Da più di trent'anni il 24 marzo in tutto il mondo si prega per i missionari martiri. Domenica 24 marzo la Giornata promossa da Missio, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana coincide con la Domenica delle Palme. Per questo a Roma la celebrazione si svolge martedì 26 marzo, alle ore 18.30, nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, Santuario dei “Nuovi Martiri e Testimoni della fede” del XX e XXI secolo, con una solenne “Veglia di preghiera in ricordo di coloro che in questi ultimi anni hanno dato la vita per la causa del Regno di Dio”. Il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, presiederà e commenterà il Vangelo che la vita e la morte stesse di queste donne e questi uomini rappresentano i cristiani e per il mondo.

E' la agenzia Fides che recensisce il numero di martiri non solo cattolici ma anche ortodossi, anglicani ed evangelici in quell’ecumenismo del sangue più volte richiamato da Papa Francesco. 

"La presenza di rappresentanti delle Chiese e comunità cristiane insieme ai figli e figlie della Chiesa di Roma, renderà ragione della speranza di cui sono portatori, nei diversi continenti e contesti storici" ricorda monsignor Marco Gnavi, responsabile dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti della diocesi di Roma. Negli ultimi mesi il Santuario si è arricchito delle memorie di suor Maria de Coppi, comboniana ottantaquattrenne uccisa nel Nord del Mozambico, e di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, assassinata ad Haiti; come anche della visita dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che qui ha pregato presso le reliquie dei martiri anglicani uccisi in nome della pace nelle Isole Salomone.

La Giornata dei missionari martiri si celebra il 24 marzo perché in quella data, nel 1980, venne ucciso l’arcivescovo salvadoregno san Óscar Arnulfo Romero, mentre celebrava l’Eucaristia. Padre Giulio Albanese direttore dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiesa della diocesi di Roma ricorda che "La martyria è testimonianza ed è estremamente importante ricordarla e commemorarla, soprattutto tenendo conto della grande crisi valoriale in atto. Questi uomini e queste donne di buona volontà sono davvero stati testimoni dei valori del Regno, che sono giustizia, pace, cura del creato, nel nome di Dio".

 “Un cuore che arde” è il tema scelto per la Giornata, un richiamo al brano dei discepoli di Emmaus che ha guidato il nostro cammino durante il mese missionario, ricorda Giovanni Rocca, segretario nazionale di Missio Giovani

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