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La Pasqua a Gerusalemme con lo scambio di auguri tra cristiani

Le visite dei Cristiani ortodossi ai frati francescani della Custodia di Terra Santa

Lo scambio di auguri tra cristiani |  | Custodia di Terra Santa Lo scambio di auguri tra cristiani | | Custodia di Terra Santa

Una Settimana di Pasqua particolare per Gerusalemme e per il Frati della Custodia di Terra Santa, che non hanno voluto cambiare nulla negli appuntamenti consueti. Come quello per lo scambio degli auguri da parte delle chiese cristiano-ortodosse presenti a Gerusalemme per gli auguri di Pasqua.  Gli ortodossi celebreranno la Pasqua il prossimo 5 maggio e allora riceveranno la visita dei Francescani saranno allora i francescani a ricambiare la visita presso i diversi i patriarcati.  

Tutti i rappresentanti delle Chiese si sono unite nella preghiera per la pace, esprimendo profondo rammarico e preoccupazione per la guerra che continua a devastare la Terra Santa, per le comunità di Gaza e per la situazione drammatica della West Bank. La prima delegazione ad essere accolta nella Sala Capitolare del convento di San Salvatore è stata la delegazione dei greci ortodossiguidati dal Patriarca Teofilo III, poi gli Armeni, guidati dal Cancelliere del Patriarcato Armeno Koryun Baghdasaryan, e poi a seguire i Copti e i Siriaci-ortodossi, rappresentati rispettivamente dall’Arcivescovo Antonious ed il vescovo siriaco Jakub Jack. È stata poi ricevuta la delegazione degli etiopi ortodossi, con a capo l’Arcivescovo Abune Enbakom.

"Quest’anno ci rallegriamo perché è possibile compiere il nostro annuale scambio di auguri per la Pasqua ‒ ha esordito il Custode di Terra Santa Fra Francesco Patton, rivolgendosi ai capi delle diverse comunità ‒ ma allo stesso tempo sentiamo una profonda amarezza nel nostro animo pensando ai nostri fratelli e sorelle i cristiani di Gaza che stanno vivendo un Venerdì Santo prolungato a causa della guerra: preghiamo affinché questa Terra possa diventare una culla di pace e di riconciliazione".  Dopo aver ricevuto gli etiopi, i frati ed il Custode si sono diretti verso il patriarcato greco-cattolico, dove erano attesi dall’Arcivescovo Yasser Hanna Ayyash e dall’ex vicario patriarcale di Gerusalemme per i melchiti, Joseph Jules Zerey. Mons. Yasser Hanna ha accolto calorosamente i frati, ringraziandoli della loro fondamentale presenza in Terra Santa.

Nel pomeriggio, a fare visita a San Salvatore è stato il turno della delegazione del Patriarcato Latino, guidata da S.E. Card. Pierbattista Pizzaballa, che ha effettuato una visita anche nell’infermeria della Custodia.

Nel messaggio per la Pasqua il Custode, Padre Patton ha detto: "La tomba vuota dalla quale vi parlo non è il set di un film che narra una storia inventata da uomini bisognosi di illudersi che la morte non è la fine di tutto. La tomba vuota dalla quale vi parlo è l’invenzione di un Dio che ci è Padre e ha tanto amato ciascuno di noi da mandare il suo Figlio a condividere la nostra vita, fino in fondo, fino all’esperienza del morire; per fare in modo che quel Figlio potesse prenderci per mano e farci attraversare la morte per poter vivere in Dio, per poter vivere in pienezza, per poter vivere in eterno, per poter vivere in modo nuovo, da risorti, insieme a Lui.

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È per questo che da questa tomba vuota si sprigiona la speranza; una speranza capace di illuminare anche le peggiori esperienze di vita e di morte nelle quali oggi ci possiamo trovare immersi".

E ieri a Betania, la Custodia di Terra Santa ha organizzato un Iftar con la comunità musulmana locale. Si tratta del pasto che viene consumato dopo il tramonto del sole e rompe il digiuno quotidiano del Ramadan.