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Mesopanditissa: l'icona della Madonna della Salute

Domenica scorsa accanto all’altare posto sul palco veneziano in piazza San Marco dal quale il Papa ha presieduto la Messa per la visita pastorale in Laguna era presente una icona mariana.

L'icona della Madonna della Salute |  | Daniel Ibanez CNA
L'icona della Madonna della Salute | | Daniel Ibanez CNA
L'icona della Madonna della Salute |  | Daniel Ibanez CNA
L'icona della Madonna della Salute | | Daniel Ibanez CNA

Domenica scorsa accanto all’altare posto sul palco veneziano in piazza San Marco dal quale il Papa ha presieduto la Messa per la visita pastorale in Laguna era presente una icona mariana.

Non era una icona qualsiasi, ma era quella che raffigurava la Madonna della Salute, l’icona mariana più venerata dai veneziani.

Il Patriarca Moraglia ha voluto che l’icona lasciasse la Basilica per raggiungere Piazza San Marco perché – ha spiegato in una intervista ad Aci Stampa – “sono 70 anni che non esce dalla Basilica della Salute – la Basilica mariana per eccellenza, così cara a tutti i veneziani – esce dopo 70 anni e la sua presenza in piazza vuole accompagnare ciò che risuona di più in questo periodo sulle labbra del Papa e cioè la parola pace”. 

Venezia – ha aggiunto il Patriarca - porta nella sua storia, porta nei suoi monumenti, porta nella Basilica di San Marco una idea di oriente collocata in occidente. E quindi questa possibilità di abitare dimensioni diverse, mondi diversi  se per il passato è stato così e ha avuto una realizzazione così felice nella Basilica di San Marco che non rimane solo un museo ma è una realtà vivente, vuol dire che la vocazione di Venezia deve essere ancora quella di unire Oriente ed Occidente, ricordando anche che Venezia è sede storicamente ma anche attualmente di comunità che avevano visioni differenti dal punto di vista culturale e fedi religiose differenti”.

L’icona della Madonna della Salute ha il titolo di Mesopanditissa ovvero mediatrice di pace e lo ha assunto nel 1264: veneziani e candiotti misero fine alla guerra che li aveva visti nemici per diversi decenni. L’icona è arrivata da Creta il 26 febbraio 1670, portata dal doge Morosini. Il 21 novembre successivo venne collocata nella nicchia dell’altare della Basilica.

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L’icona è conservata nella Basilica della Salute, eretta alla fine del 1600 dopo la grande peste bubbonica che flagellò Venezia tra il 1630 e il 1631. Il doge decise di far erigere la Basilica come pegno di grazia ricevuta per la fine della pestilenza che aveva, appunto, funestato Venezia.