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Un mercatino per salvare un pezzo di storia della fede a Milano

Santa Maria alla Fonte, la "chiesina rossa" sul Naviglio Pavese e i frati cappuccini

Santa Maria alla Fonte |  | pd
Santa Maria alla Fonte | | pd
Santa Maria alla Fonte |  | pd
Santa Maria alla Fonte | | pd

Un appuntamento fisso nella primavera milanese organizzato dai Frati Minori Cappuccini di Santa Maria alla Fonte a Milano, più conosciuta come ‘Chiesina rossa’, sul Naviglio Pavese. Curiosando”, è un mercatino solidale, ma anche un appuntamento di evangelizzazione. Quest’anno si spera possa portare i fondi necessari per il restauro del portone d’ingresso del prezioso edificio, uno dei monumenti più antichi della città ancora e sempre più frequentato da fedeli, cittadini e turisti grazie alla manutenzione assicurata dal ‘Comitato di cittadini volontari Chiesa Rossa’ con i Frati guidati da Fra Mauro Miselli.

L’inverno scorso, grazie alle offerte, abbiamo potuto collocare il nuovo tabernacolo – spiega Fra Mauro-. Ora l’urgenza è il portone d’ingresso. E’ stato realizzato nel 2003 a completamento del totale restauro del luogo di culto. Non avendo nessun riparo è sottoposto agli agenti atmosferici:. Il preventivo si aggira sui 5.000 euro e il lavoro dovrà essere eseguito durante la stagione estiva perché le ante dovranno essere smontate. Sentiamo la responsabilità di conservare al meglio il complesso che testimonia la storia di Milano da prima dell’Anno Mille. Non solo. L’edificio si trova addirittura sui resti di una domus romana e di un sacello che sono ancora visibili sotto il pavimento, al suo interno, dove si possono ammirare tante altre opere di valore artistico e storico inestimabile. Non abbiamo sovvenzioni pubbliche quindi contiamo sulla generosità e la fedeltà alle tradizioni dei nostri fedeli”.

La chiesetta ha una storia antica. Nel 988 un documento scritto attesta l’esistenza della Basilica Mariae ad Fonticulum, costruita sopra le fondamenta di un sacello paleocristiano. Nel XII sec. presso il Lambro meridionale, sorge un monastero di monache benedettine, alle quali è affidata la cura della chiesa.

Nel 1117 un terribile terremoto ne danneggia la struttura. Dopo la calata del Barbarossa, è presumibile che nel 1152 le monache benedettine ne abbiano intrapreso la riedificazione.

Da allora la storia della chiesa è quella di Milano e quella del Naviglio che nel 1365 divide la Chiesa dal Monastero. Nel 1783 l’acqua di riempimento del cavo del Naviglio inonda la Chiesa, che viene divisa in due piani. Nel 1866 per le pessime condizioni in cui si trovava, la chiesa fu chiusa. Si deve arrivare al 1928 perché la chiesa venga dichiarato monumento nazionale. Nel 1960 il Comune di Milano acquistò il complesso.

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Nel 1966 iniziarono i lavori di restauro. Durante le operazioni di demolizione del pavimento, vennero scoperti resti di epoca romana visibili sotto il pavimento all’interno, che necessitavano di approfondimenti e per questo i lavori furono interrotti. Un gruppo di cittadini, preoccupati per il degrado inevitabile dovuto all’abbandono, si costituì nel Comitato Cascina Chiesa Rossa, che attuò varie pressioni nei confronti dell’Amministrazione pubblica, per ottenerne i necessari interventi di restauro. Finalmente nel 2003 i lavori vennero ultimati. Dal 2009 la chiesa e la canonica sono adate ai Frati Minori Cappuccini.

Il mercatino si tiene fino a domenica 12 maggio in via della Chiesa Rossa 55