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Al monastero di Heiligenkreuz crescono le vocazioni, perché i giovani attraggono i giovani

Lo spiega il priore Padre Johannes Paul Chavanne

Padre Johannes Paul Chavanne |  | FB Padre Johannes Paul Chavanne | | FB

Era dicembre del 2023, e alcuni monaci dell’abbazia cistercense di Heiligenkreuz presso Vienna erano in esplorazione a Sabiona. Poi la decisione del capitolo dei monaci di Heiligenkreuz di accettare l'invito del vescovo di Bressanone Ivo Muser di insediarsi nel monastero di Sabiona e di assumere la cura pastorale dei pellegrini che giungono sulla rocca sopra Chiusa. L’obiettivo dei monaci è quello di sviluppare il sito religioso come centro spirituale per la popolazione e il territorio. Soprattutto, nelle intenzioni dei cistercensi, Sabiona dovrà essere vissuto anche come luogo di preghiera.

Ma perché proprio i  cistercensi di Heiligenkreuz? Loro precisano che non verrà fondato alcun priorato. Gli edifici rimarranno nell'istituzione ecclesiastica "Monastero di Sabiona", amministrata dalla diocesi di Bolzano-Bressanone.

Perché a Heiligenkreutz abbondano le vocazioni. Le benedettine avevano lasciato il convento nel 2021, e per il vescovo Moser "i monaci di Heiligenkreuz sono la garanzia che il monastero di Sabiona tornerà a essere un luogo spirituale con carisma pastorale".

Ne abbiamo parlato con uno di loro Padre Johannes Paul Chavanne, priore della Abazia di Heiligenkreuz

La realtà di Stift Heiligenkreuz, un'abbazia molto antica. Oggi, quanti monaci ci sono, chi vi studia e qual è la vostra vita, le attività?

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La nostra abbazia fu fondata nel 1133 come monastero cistercense. I primi monaci provenivano dalla Francia, dove era stato fondato l'ordine cistercense. Oggi più di 100 monaci appartengono alla nostra comunità. Lavoriamo in più di 20 parrocchie e tre priorati - l'ultimo è stato fondato nel 2018 a Neuzelle, nel nord-est della Germania, dove è stato riportato in vita un antico monastero. Qui abbiamo anche un collegio: alla Hochschule Heiligenkreuz abbiamo circa 300 studenti provenienti da tutto il mondo, che studiano teologia. Molti di loro si preparano al sacerdozio.

Può raccontarci la storia di padre Karl Braunstorfer (1895-1978), che fu abate dal 1945 fino alla sua morte e che partecipò al Concilio Vaticano II ....? Era molto significativo ....

Abt Karl Braunstorfer († 1978) è stato abate di Stift Heiligenkreuz fino al 1969. È stato uno dei padri del Concilio Vaticano II. L'esperienza della Chiesa universale fu molto forte per lui. Dopo il Concilio ha lavorato per il rinnovamento liturgico. Nel monastero celebriamo la liturgia secondo i libri liturgici rinnovati in lingua latina. Abt Karl era un monaco molto orante e sincero. Ha avuto un forte impatto spirituale sui monaci della sua generazione. Molti ritengono che egli abbia costituito il terreno per la successiva crescita di Stift Heiligenkreuz.

Avete un numero molto alto di vocazioni. Secondo lei, perché?

Al momento abbiamo cinque novizi e diversi candidati. La nostra comunità è unita, cerchiamo di vivere secondo la nostra tradizione monastica nel nostro tempo attuale, accogliamo sempre i giovani e abbiamo una buona pastorale giovanile. Le vocazioni sono un dono di Dio. Dio deve essere al centro. Un altro fatto è che i giovani attraggono i giovani.

Cosa cercano i giovani che vengono da voi?

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I contesti sono diversi. Ma in generale i giovani cercano autenticità e una testimonianza credibile della vita cristiana.

Il modello di Heilingenkreutz è esportabile? Avete mandato dei monaci a Sabiona...

A Sabiona non fonderemo un monastero al momento, ma aiuteremo nella cura pastorale dei pellegrini. Siamo in stretto contatto con molte comunità e impariamo tutti gli uni dagli altri.