Il 24 maggio scorso la Diocesi di Prato ha presentato il rapporto povertà 2023. Nel corso dell’anno nel territorio 2776 famiglie si sono rivolte alla Caritas diocesana in cerca di sostegno. Sono state aiutate oltre seimila persone. Rispetto al 2022 calano i nuclei stranieri (-8,3%) e aumentano gli italiani (+7,5%), che rappresentano un terzo del totale.

La prima forma di sostegno fornita – fa sapere la Diocesi - è quella dell’ascolto, intesa come presa in carico delle situazioni di marginalità e fragilità, in vista della creazione di percorsi personalizzati per cercare di uscire da situazioni di indigenza. Tra gli aiuti forniti c’è l’attivazione della tessera Emporio, nella quale ci sono dei punti spendibili nel supermercato solidale di via del Seminario, aperto insieme a Comune, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Poi c’è la compartecipazione alle spese per il pagamento di rate di mutuo o affitti, utenze domestiche, spese mediche e materiale scolastico per i figli.

“Questo report testimonia innanzitutto una presenza, una vicinanza e un accompagnamento ininterrotto da parte di Caritas a un numero rilevante di famiglie. Un dato che mi ha colpito è l’aumento delle solitudini, delle persone sole che hanno sempre più bisogno non di beni materiali, ma di un accompagnamento psicologico. Altro dato è l’incidenza della precarietà del lavoro, scarso, sottopagato, che non consente a tante famiglie di avere una autonomia di vita senza dipendere da un aiuto fornito da un ente assistenziale”, ha detto il Vescovo di Prato, Monsignor Giovanni Nerbini.