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Dalle diocesi, le raccomandazione dei vescovi agli amministratori appena eletti

Ad una settimana dalle elezioni in 3800 comuni italiani

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Siamo ad appena una settimana dalle elezioni europee ma anche da una consultazione elettorale amministrativa che ha coinvolto in Italia 3700 comuni. I cittadini sono stati chiamati a rinnovare i sindaci e i relativi consigli comunali. Di questi 3.700 comuni, 29 erano capoluoghi di Provincia. Il dato più significativo è stato quello dell’astensionismo a livello nazionale: sono stati meno del 50% i cittadini che so sono recati alle urne. Un dato preoccupante che evidenzia la disaffezione dei cittadini verso la politica e l’amministrazione della cosa pubblica.

Per l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste- San Giovanni Rotondo, Franco Moscone, il “non voto ha vinto al primo turno con la maggioranza assoluta! L’affluenza alle urne – ha scritto in una nota diffusa dalla diocesi - per il Parlamento europeo si è fermata al 49,69%, un record negativo nella storia della Repubblica, neppure la metà degli aventi diritto al voto si è recata alle urne. Prima o poi doveva accadere in mancanza di un’inversione di tendenza di cui non sembrano vedersi neanche i presupposti”. Per il presule l’astensionismo ha ottenuto “vergognosamente la maggioranza con un risultato negativo ‘storico’, evidenziando così quella crescente disaffezione verso le Istituzioni, in particolare quelle europee, se non addirittura verso l’esercizio democratico del voto”.

Moscone sottolinea come nei tre comuni della diocesi in cui si è votato per l’elezione del rinnovo delle amministrazioni locali la percentuale dei votanti ha superato la soglia del 50%. In attesa dei risultati dei ballottaggi, previsti la prossima domenica,   in due comuni – San Giovanni Rotondo e Manfredonia – il presule porge gli auguri al sindaco eletto delle Isole Tremiti per un “proficuo governo”  e rivolge un ringraziamento a “tutti i candidati sindaco, anche quelli che non hanno raggiunto il ballottaggio, per essersi voluti impegnare nell’agone politico a servizio della propria città” invitando, alla luce dei dati dell’affluenza, “tutti i cittadini manfredoniani e i sangiovannesi, anche quelli che si sono astenuti nel primo turno, a una sana, massiccia e attiva partecipazione al voto di ballottaggio tra i due candidati rimasti in lista per il servizio di sindaco”.

Un invito ai sindaci eletti ad essere “tessitori di relazioni buone, sane, sananti e, perciò, di speranza!” arriva dall’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, che ha scritto loro una lettera “per condividere con voi, quasi ‘ad alta voce’, alcuni pensieri che mi ‘frullano’ per la testa”: “faccio ciò come vescovo di questa diocesi agrigentina, ma anche come cittadino che ha a cuore le sue sorelle e i suoi fratelli in umanità”. “Sia la comunità cristiana che quella politica e civile – sottolinea il presule - condividono ‘la passione per l’uomo’, per tutto l’uomo – per l’uomo integrale – e per ogni uomo, con un suo volto ben concreto e unico, insieme ‘alla cura e la promozione del bene comune'”.

L’invito ai neo eletti ad avere a cuore il bene comune arriva anche dal vescovo di Lamezia Terme, Serafino Parisi: il  bene comune “non è da confondere con il mero benessere che, quando fa riferimento solamente all’abbondanza materiale tende ad essere egoista, tende a difendere gli interessi di parte, a non pensare agli altri e a cedere al richiamo del consumismo. Così inteso, il benessere, invece di aiutare, è portatore di possibili conflitti e di disgregazione sociale; affermatosi come prospettiva dominante, genera il male della corruzione, che scoraggia e fa tanto danno. Il bene comune, invece, è superiore alla somma dei singoli interessi; è un passaggio da ciò che ‘è meglio per me’ a ciò che ‘è meglio per tutti’, e comprende tutto ciò che dà coesione a un popolo: obiettivi comuni, valori condivisi, ideali che aiutano ad alzare lo sguardo al di là di orizzonti individuali”. “Continuiamo a lavorare insieme e guardiamo al Giubileo 2025” è l’invito che arriva dall’arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, il card. Paolo Lojudice che rivolgendosi agli eletti sottolinea che “molti sono stati confermati, altri sono alla loro prima esperienza: a tutti rinnovo la nostra disponibilità a lavorare insieme per le nostre comunità mettendo al centro uno sviluppo sostenibile e l’attenzione alla persona umana, soprattutto se fragile”.

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