Roma , giovedì, 15. maggio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
La recente visita di papa Leone XIV al santuario di Genazzano ha portato “alla ribalta” un particolare titolo della Vergine Maria: stiamo parlando del titolo di “Madre del Buon Consiglio”. L’icona miracolosa è lì, custodita nel santuario alle porte di Roma. Ma questa particolare effigie non è solamente venerata, ovviamente, a Genazzano. La famosa immagine mariana è custodita - oltre che in tante altre città - anche a Napoli in una chiesa davvero del tutto particolare.
Si tratta della basilica-santuario Incoronata Madre del Buon Consiglio, a Napoli, o più precisamente a Capodimonte. La struttura della basilica ha una particolarità: potrebbe considerarsi una piccola San Pietro visto che la pianta e la facciata sono uguali a quelle della basilica vaticana. Dobbiamo a tale Maria Landi, terziaria francescana e attualmente Serva di Dio, la costruzione di questa imponente basilica. Era appassionata della devozione alla Madre del Buon Consiglio. L’aggettivo “Incoronata” fu aggiunto il 6 gennaio 1912, festività della Epifania del Signore, quando l’immagine della Madonna tanto venerata venne impreziosita delle corone di oro, con decreto papale di san Pio X.
All’immagine della Madonna del Buon Consiglio sono legati alcuni eventi prodigiosi: appena il quadro fu esposto nella cappella fatta costruire dalla fanciulla, al Largo San Carlo all’Arena, a Napoli, il colera che imperversava nella città nel 1884 cessò in brevissimo tempo. Poi, il trasferimento della famiglia: in Via Duomo, 36. Altra cappella, altro prodigio. Siamo nel 1906. Napoli stava vivendo l’eruzione del Vesuvio. E, allora, suor Maria prese il quadro della Madonna. Lo espose al balcone. Fu allora che un raggio di sole trapassò la densa cortina di cenere ed illuminò il quadro. Da quel momento la pioggia di cenere cominciò ad attenuarsi.