Città del Vaticano , lunedì, 19. maggio, 2025 13:30 (ACI Stampa).
Una serie di udienze che dalla prima Mattina con JD Vence, vice presidente USA, arriva a fine mattina con la udienza al Presidente della Repubblica di Colombia, Gustavo Francisco Petro Urrego, che ha anche incontrato con monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
"Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, - si legge nella asciutta nota ufficiale- è stato espresso compiacimento per le buone relazioni tra la Colombia e la Santa Sede, sottolineando la positiva e duratura collaborazione tra la Chiesa e lo Stato a sostegno dei processi di pace e riconciliazione. Nel prosieguo della conversazione, c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione socio-politica della Colombia e della Regione, con particolare attenzione alle sfide legate alla sicurezza, alle migrazioni e al cambiamento climatico".
A leggere l'elenco delle udienze di oggi pubblicate dal Bollettino della Sala Stampa, si torna con la mente all'inizio del Pontificato di San Giovanni Paolo II. Dopo Vance il Papa ha ricevuto Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli; poi le Delegazioni Ecumeniche e Interreligiose convenute per l’Inizio del Ministero Petrino di Papa Leone XIV; e Gerardo Werthein, Ministro degli Affari Esteri e il Culto della Repubblica di Argentina; quindi Gustavo Petro, Presidente della Colombia, e Seguito. Udienza anche ad una delegazione della Diocesi di Chiclayo (Perù). E probabilmente nel pomeriggio ad Anthony Albanese, Primo Ministro di Australia, e Seguito e a Mikheil Kavelashvili, Presidente della Repubblica di Georgia, con la Consorte, e Seguito.
Nel foglio delle udienze non c'è indicato l'orario come invece succedeva un tempo, prima di Papa Francesco. A questo punto torna essenziale anche il lavoro della Prefettura Pontificia attualmente senza prefetto da quando l'arcivescovo Gänswein è nunzio nei Paesi Baltici. A far funzionare la macchina c'è Padre Leonardo Sapienza, rogazionista con anni di esperienza. Ma certo si dovrà adeguare l'ufficio al nuovo regime di lavoro.
Un ritmo molto intenso al quale si dovranno adeguare i media vaticani e tutti noi vaticanisti.