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Le monache agostiniane di Lecceto raccontano il loro eremo e l’affetto per Papa Leone XIV

Abbiamo chiesto a Suor Sara Maria di raccontare le attività del monastero e il rapporto con Papa Leone XIV

Le monache di Lecceto |  | Eremo di Lecceto Le monache di Lecceto | | Eremo di Lecceto

Le agostiniane di Lecceto sono una piccola comunità che vive su un Eremo a dieci chilometri dalla città di Siena. L'Eremo è testimone di una antica e ricca storia di santità che comincia nel XII secolo ed è all'origine dell'Ordine Agostiniano. Oggi vivono qui alcune monache agostiniane che pregano, vivono, lavorano, studiano. Una vita contemplativa che riflette anche quella del nuovo Papa Leone XIV, che conosce molto bene le monache di Lecceto e più volte è stato ospite da loro in quella splendida cornice , tra quei bellissimi ulivi e vigneti in Toscana. Abbiamo chiesto a Suor Sara Maria di raccontarci le attività delle monache nel monastero e il loro rapporto con Papa Leone XIV.

Come comunità agostiniana come avete preso la notizia di Robert Prevost come nuovo Papa?

Agostino ha sempre vissuto e professato un grandissimo amore alla Chiesa "vera madre dei fedeli", come figlie di Agostino e dunque figlie affezionatissime della Chiesa, abbiamo seguito con grande partecipazione nella preghiera i giorni delle Congregazioni e poi l'inizio del Conclave. Di questa partecipazione ecclesiale faceva parte anche il sentimento umano legato alla presenza in Conclave del nostro amato Confratello P. Robert Prevost, che stimavamo persona tale da poter essere eletto. Conoscendo il suo spessore umano e spirituale... temevamo per lui, e quando il Cardinale Protodiacono ha cominciato la proclamazione del nome, la sola "R" di Robertum è stata sufficiente per riempirci di gioia e di trepidazione. Gioia per la Chiesa che aveva un nuovo Papa in così breve tempo, mostrando al mondo la potenza dello Spirito nella grazia dell'unità; gioia per un Papa agostiniano che portasse ancora una volta al mondo il carisma della comunione e dell'unità di S. Agostino. Trepidazione per il carico imposto al nostro Confratello, come egli stesso ha detto l'indomani ai Cardinali: "You have called me to carry that cross, and to be blessed with that mission".

Voi lo conoscete? Sappiamo che è venuto da voi qualche volta. Potete raccontarci quei momenti?

Conosciamo P. Robert dagli anni in cui è stato Priore Generale dell'Ordine di S. Agostino, e, a motivo del suo ruolo istituzionale, ha visitato più volte la nostra Comunità presiedendo celebrazioni importanti, Capitoli elettivi, e aiutandoci in alcuni snodi difficili del nostro cammino. Ogni volta che abbiamo avuto la gioia di averlo tra noi, abbiamo apprezzato la sua presenza fraterna, la sua affabilità e capacità di ascolto, la semplicità del suo tratto e la chiarezza con cui sapeva esprimersi: una persona capace di indirizzare e prendere decisioni, a partire da una reale apertura all'altro e alla sua situazione. 

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Quali sono le vostre attività in monastero? Cosa fanno le monache agostiniane ?

Le Monache Agostiniane, così come le Clarisse per i Francescani, o le Carmelitane, o le Domenicane e Servite, sono il ramo contemplativo dei rispettivi Ordini mendicanti. Questo significa che la nostra è una vita claustrale incentrata sulla preghiera, ma, in quanto Agostiniane, la vita che conduciamo è tutta segnata dalla tensione verso la comunione: "Cor unum et anima una in Deum", come amava ripetere S. Agostino, "un cuore solo e un'anima sola, protesi verso Dio". Viviamo un quotidiano molto semplice fatto di preghiera, di lavoro, di studio ("Alzati, cerca, sospira, anela con ardore, bussa alla porta chiusa. Se non sentiamo alcun desiderio, se non proviamo alcun anelito, se non sappiamo sospirare, ci accadrà di gettare via delle perle a chiunque e di trovare noi perle di nessun valore." In Ev. Io. tr. 18,7), nella comunione e nell'apertura a chiunque bussi alla nostra porta: la nostra attività principale - dopo la preghiera - è infatti l'accoglienza degli uomini e delle donne che sono in cerca della pace di Dio, che chiedono un tempo di sosta e la condivisione dell'esperienza di fede.

Cosa augurate al nuovo Papa? Pensate di sentirlo o mettervi in contatto con lui?

Per Papa Leone preghiamo chiedendo l'abbondanza dei doni dello Spirito e la pace del cuore per il grave compito che ha assunto. Conosciamo il suo equilibrio e la sua umiltà, e gli auguriamo di camminare serenamente sulla via che si è proposto: essere servo della fede e della gioia del popolo di Dio che gli è stato affidato. In questi giorni gli abbiamo inviato dei messaggi augurali, e abbiamo avuto anche la grazia di una udienza offerta ad alcuni Agostiniani e Agostiniane: è stato un dono grande poterlo salutare, ricevere la sua benedizione... e constatare da vicino la sua serenità di fondo.