Roma , sabato, 14. giugno, 2025 14:00 (ACI Stampa).
“In un anno giubilare dedicato al tema della speranza cristiana il pellegrinaggio verso la Santa Casa di Loreto assume un volto tutto speciale. Anzitutto perché lo stesso peregrinare è espressione di Speranza. Gli antichi autori cristiani dicevano che la parola latina spes è legata al termine pes, ossia ‘piede’. Lo sperare cristiano, infatti, non è sedersi in ‘sala d’attesa’, ma è un muoversi, un camminare incontro a Cristo. Un antico detto dice così: homo viator, spe erectus; vuol dire che la speranza tiene l’uomo in cammino, in posizione eretta rendendolo capace di futuro. Andare verso la Santa Casa vuol dire muoversi verso il luogo dove le antiche Promesse si sono compiute e dove una creatura umana, la Vergine Maria, ‘seppe accogliere come Abramo la volontà di Dio sperando contro ogni speranza’”. Partendo dal messaggio del prefetto del Dicastero delle cause dei Santi, cardinal Marcello Semeraro, che sabato 14 giugno presiederà a Macerata la celebrazione eucaristica del 47^ pellegrinaggio a piedi Macerata – Loreto, abbiamo incontrato il vescovo emerito di Fabriano - Matelica, monsignor Giancarlo Vecerrica, ‘animatore’ del pellegrinaggio, partendo dal titolo.
Il tema del pellegrinaggio di quest’anno è una domanda: ‘Dove abiti?’ Per quale motivo gli apostoli sono ‘curiosi’ di sapere dove abita Gesù?
“La risposta l’abbiamo data in un testo del comitato del Pellegrinaggio: Ecco perché i primi due, Giovanni e Andrea, incuriositi da quell’uomo che il Battista aveva indicato, gli domandano: ‘Maestro, dove abiti?’ e trovano una conferma della loro curiosità perché restano incollati a Lui tutto il pomeriggio. Ed il giorno dopo, e l’altro ancora continuano a stare con Lui. Da allora abitarono camminando con Lui e sperimentando una speranza per la loro vita più forte delle fatiche e delle delusioni delle circostanze. Così ogni luogo che è eco di quell’inizio diventa casa di speranza per abitare nelle fatiche del proprio tempo”.