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Dalle diocesi, la gioia per le nuove canonizzazioni

Bartolo Longo, Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis

Frassati, Acutis, Longo |  | pd Frassati, Acutis, Longo | | pd

Gioia nelle diocesi italiane per le nuove canonizzazioni. Sono tre quelli che ieri mattina Leone XIV ha approvato nel corso del suo primo Concistoro pubblico. Si tratta di Pier Giorgio Frassati, Carlo Acutis e Bartolo Longo. I primi due saranno canonizzati il 7 settembre mentre il fondatore del santuario mariano di Pompei il prossimo 19 ottobre.

E sono tante le iniziative che da questo momento partono per ricordare questi tre nuovi santi italiani e per prepararsi agli eventi delle canonizzazioni come Assisi per la canonizzazione di Carlo Acutis. “Gioiamo di questo annuncio del Santo Padre di canonizzare il beato Carlo Acutis il prossimo 7 settembre insieme a Pier Giorgio Frassati”, ha detto il vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, Domenico Sorrentino ricordando che “quella del giovane santo millennial sarà la prima canonizzazione del nuovo Papa che, speriamo, possa venire presto a pregare sulla tomba di Carlo, custodita nel nostro Santuario della Spogliazione”. “Che l’iscrizione di Carlo nell’albo dei Santi – aggiunge Sorrentino – avvenga insieme a quella di Frassati è un ulteriore segno della provvidenza per rimettere la santità della vita ordinaria al centro dell’attenzione della Chiesa e specialmente delle nuove generazioni. Ora, come diocesi, riprenderemo subito le linee della organizzazione che avevamo messo in campo per la precedente data e siamo sicuri che questo costituirà un evento di grande portata e di grande incoraggiamento per i tanti fedeli”.

“Immensa gioia e profonda gratitudine a papa Leone XIV” è, stata espressa dalla presidenza dell’Azione Cattolica Italiana per la canonizzazione del giovane Pier Giorgio Frassati. “Una gioia e una gratitudine che condivisa con le altre realtà ecclesiali presenti come l’Azione Cattolica, che è parte attrice, nel Comitato per la canonizzazione, e con tutta la Chiesa, che in Frassati riconosce un testimone luminoso della fede” sottolinea l’AC: “la santità di questo giovane di Azione Cattolica - a un secolo dalla sua morte, avvenuta a Torino il 4 luglio 1925 - continua a scaldare i cuori e a ispirare i giovani a mettere al centro della propria vita l’amore di Dio e un servizio generoso e appassionato verso il prossimo, soprattutto i poveri. La sua ‘regola di vita’ - lasciarsi coinvolgere - resta un monito contro l’indifferenza e l’isolamento, un invito a sperimentare quell’apertura del cuore che lui ha incarnato, uno spiraglio prezioso per entrare in relazione autentica con le persone e con la realtà che ci circonda”.

In modo particolare per i più giovani – sottolinea la presidenza dell’Azione Cattolica Italiana -  “chiamati a confrontarsi ogni giorno con le tante insicurezze che minacciano la loro capacità di sognare il futuro - in un contesto spesso segnato dall’apatia e dalla disaffezione al bene comune - il Beato Pier Giorgio Frassati rappresenta un esempio limpido di come, costruendo la propria vita sulla libertà, si possano raggiungere mete alte anche in poco tempo. Come le vette delle montagne che Pier Giorgio Frassati tanto amava scalare, la santità non è un traguardo irraggiungibile: non è un cammino per pochi eletti, ma un sentiero aperto a tutti, percorribile attraverso i gesti semplici e quotidiani di una vita vissuta con coerenza e slancio ideale”. E in vista della canonizzazione a Pollone e Torino la Festa di Frassati. Il 4 luglio è previsto “Frassati Day” a 100 anni dalla morte. Il Frassati Day si aprirà il giorno prima a Pollone con la Messa presieduta dal Vescovo di Biella, Roberto Farinella. Il 5 luglio il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino, inaugurerà lo spazio espositivo permanente dedicato al prossimo santo nei locali dell’ex canonica della chiesa di Santa Maria di Piazza dove Frassati si recava spesso per l’adorazione eucaristica.

Festa grande anche a Pompei per la data di canonizzazione di Bartolo Longo fissata per il 19 ottobre. L’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, ha presieduto a mezzogiorno di ieri, nella Cappella Bartolo Longo, la preghiera di ringraziamento, elevata insieme al clero, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai fedeli laici. “Ecco la data attesa – ha detto – sin d’ora, in questo luogo simbolo, dove sono accolte le spoglie di Bartolo Longo, che tra qualche mese potremo invocare come San Bartolo, è inscritta nella storia provvidenziale e mirabile del Santuario di Pompei”. Nelle parole del presule il rendimento di grazie a Dio “il cui amore ha cambiato il cuore di un uomo che, da peccatore, è diventato santo” e alla “Madonna del Rosario, nostra Madre, che ogni giorno ha suggerito all’orecchio di Bartolo Longo le stesse parole rivolte ai servi di Cana: fai quello che Egli ti dirà!”. Mons. Caputo ha, poi, fatto notare che il fondatore del santuario della Madonna di Pompei sarà canonizzato nel mese del Rosario e “non potrebbe essere altrimenti. Tutto è grazia, tutto è grazia qui a Pompei, ma senza il Rosario la Valle ‘sconsolata’, come la chiamava Bartolo Longo, sarebbe rimasta tale, né il Santuario sarebbe stato costruito né le Opere di Carità avrebbero aperto le porte all’amore vissuto di centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze. Nessuna casa può reggere senza le fondamenta così Pompei non può reggere senza la preghiera del Santo Rosario”.

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