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La Croce che rappresenta la Trinità donata a Papa Leone XIV “dall’orafo dei papi”

Un "incontro prezioso" tra l'oreficeria dei Papi Spadafora e Leone XIV

L'incontro tra Spadafora e Papa Leone |  | Vatican Media / ACI Group
L'incontro tra Spadafora e Papa Leone | Vatican Media / ACI Group
Papa Leone e Giuseppe Spadafora |  | Vatican Media / ACI group
Papa Leone e Giuseppe Spadafora | Vatican Media / ACI group

La scorsa settimana Papa Leone XIV ha incontrato i membri dei capitoli generali dell’Ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi in Vaticano e proprio in quell’occasione ha ricevuto un dono molto speciale. Una croce, un gioiello, che rappresenta la Santissima Trinità nel concetto di San Gioacchino da Fiore contenuto nel suo famoso “Liber Figurarum” (Il Libro delle Figure). A realizzare la Croce è stata la “Spadafora Gioielli”, che vanta la realizzazione di un vasto patrimonio di arte sacra nel Sud d’Italia. ACI Stampa, subito dopo l’incontro con Papa Leone, ha intervistato Giuseppe Spadafora, uno dei titolari della gioielleria che ha raccontato la gioia della visita con il Santo Padre.

“Questo incontro è nato grazie ad una cara amica che ho negli States, Angie Ripullo, ho amici della Trinity in America e io ho colto nel segno perchè ho pensato che San Gioacchno da Fiore nel suo Liber Figurarum aveva rappresentato la Santissima Trinità con questi centri concentrici volti a riprendere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”, racconta Giuseppe Spadafora ad ACI Stampa.

“Così mi è venuto in mente di presentarmi da lui con questo regalo, con questo gioiello realizzato da noi, e in questo modo mi sono trovato davanti Leone XIV e ho visto che ha apprezzato molto il tema del gioiello, la Santissima trinità del profetico abate calabrese Gioacchino da Fiore , abbiamo unito da Fiore con la Trinity americana, una croce fatta a mano creata nel nostro laboratorio e tutto è stato gradito”, continua Giuseppe  Spadafora nel suo racconto.

Questo incontra si accoda a tanti altri avuti in passato con gli altri Pontefici. La Gioielli Spadafora è famosa in Italia e nel mondo in particolare per le preziose e pregiate corone, patrimonio d’arte sacra e molti doni sono stati consegnati ai Papi proprio per convalidare questo speciale rapporto con il mondo cattolico.

Alfiere di questa tradizione cristiana cattolica è stato mio papà Giovanni Battista Spadafora che ha incontrato Papa Luciani quando era ancora Patriarca di Venezia, poi Giovanni Paolo II nell’84 e tantissimi altri incontri fino al Giubileo. Poi a seguire abbiamo visto più volte anche Papa Francesco, anche se mio padre sfortunatamente non l’ha mai incontrato perché si sentì male proprio in Vaticano, poi ci abbiamo pensato noi e abbiamo avuto più di quattro incontri con lui. Nel mondo ecclesiastico siamo molto conosciuti”, racconta ad ACI Stampa Spadafora.

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“In questi giorni è stato realizzato un calice interamente d’oro, donato da benefattori anonimi, parliamo di  2 chili d’oro e l’abbiamo donato alla Madonna di Pompei. Altre opere sono in vari santuari, oltre 150 corone sono state realizzate da mio padre, non c’è paesino in Calabria che non abbia una coroncina “dell’orafo delle Madonne. Noi figli stiamo cercando di continuare al meglio”, continua Spadafora.

 La G. B. Spadafora, attiva dal 1700, è in un certo senso considerata “l’oreficieria dei papi”. Questo perché, grazie anche all’eredità di Giovanni Battista Spadafora e di tutta la sua famiglia radicata in Calabria, da tantissimi anni impreziosisce santuari, chiese, statue, corone, con le sue creazioni uniche e pregiate. 

 

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