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Un videomapping artistico in una chiesa al centro di Roma, un’opera di devozione a San Filippo

Per il Giubileo tante sono le iniziative nelle chiese di Roma

Il videomapping |  | VG / ACI stampa
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Per il Giubileo tante sono le iniziative nelle Chiese di Roma. Una davvero molto particolare è la volta cementizia della Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini a Roma, a pochi passi da Campo de Fiori. Si tratta di un’installazione video-mapping, ispirata all’opera Peregrinatio, dell’artista barocco Philippe Casanova che proietta una narrazione poetica e musicale barocca, avvolgendo il pubblico nel contesto affascinante e potente delle architetture della Chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini. Ne abbiamo parlato direttamente con l’autore e artista, Philippe Casanova.

Philippe ci parli di questo videomapping e che ruolo ha avuto lei in questa meravigliosa realizzazione?

Il videomapping Paradisus è il risultato di un anno di lavoro da parte dei designer e scenografi di Civita Mostre e Musei, diretti da Andrea Masci, arricchito da una musica creata da Filippo Fabbri. Sono riusciti a fare entrare nella volta della navata della Santissima Trinità dei Pellegrini - circa 330 metri quadri- il mio bozzetto, esposto nella chiesa, raffigurante San Filippo Neri che trascina i fedeli sul Cammino della Sette Chiese. La composizione mostra il percorso da una Basilica all' altra, la strada sempre in salita, e, oltre le architetture e le vicende umane, le ombre fosche dell'esistenza, la volta celeste che si apre, i cori di angeli che esultano e una esplosione di luce che inonda e irradia anche gli angoli più reconditi della terra. Una prodezza tecnica da parte di Civita di restituire senza nessuna deformazione il mio dipinto su una superficie dalle forme molto complicate - oltre alla volta a botte, gli strombi delle sei finestre.

Cosa è rappresentato nel videomapping e quando questo è visibile al pubblico?

 Il mio dipinto trasformato in videomapping vuole essere un'opera di devozione a San Filippo, e allo stesso tempo un invito per ciascuno di noi a diventare pellegrino, dando una direzione alla propria vita, con una destinazione finale: la Gerusalemme Celeste. La Santissima Trinità dei Pellegrini è come nessun' altra una chiesa giubilare. Qui nasce lo slancio missionario e caritatevole di San Filippo Neri, in particolare durante il giubileo del 1550, con un gruppo di amici si è adoperato per accogliere, ospitare, distribuire pasti, curare in ogni modo e evangelizza fino a 400 000 pellegrini, prevalentemente poveri. Il video -e la sua colonna sonora- parte ogni giorno verso le 19.30, dopo la messa serale, e procede fino a mezzanotte.

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Come si lega questa iniziativa al Giubileo?

Il Giubileo è un'ottima occasione per un artista di riorientare il suo stile, la sua ricerca e provare a farla diventare un segno di Speranza. Ricercare il Bello, essendo convinto della sua esistenza obiettiva, essere umile, il che significa mai tralasciare lo studio dei geniali Maestri delle epoche precedenti, tornando sempre alle fonti non per copiare passivamente ma invece come un metodo per incontrare se stesso realizzando le proprie aspirazioni artistiche, per essere più personale, emanciparsi il più possibile dalle mode, dalla tirannia del presente, dell’immediato.

L’arte anche nel 2025 può essere mezzo di evangelizzazione?

Un pittore per rimanere in vita artisticamente non deve mai accontentarsi, cadere nell' autosoddisfazione e la sclerosi di un piccolo credo estetico; deve essere in grado sempre di constatare i propri difetti, i propri limiti e, tentativo dopo tentativo, cercare di porre rimedio, di respingerli, seppure di pochissimo. L' esempio a seguire è Tiziano Vecellio il quale verso il termine della propria (lunghissima) esistenza avrebbe detto " che peccato, cominciavo soltanto a sapere dipingere". Se la ricerca del Bello è autentica, non può che costituire un esempio e una fonte di ispirazione capace di emozionare anche  chi non è per niente artista oppure chi si dichiara ateo. Il pellegrino, secondo Emanuele Tesauro, è colui che va verso la meraviglia. Cosi concepisco l' essere un "artista barocco" nel nostro tempo, e non dubito che sia anche questo un modo, come ve ne sono molti altri, di essere Apostolo, uno che, pennelli e tavoletta in mano, scommette sulla Speranza.

Particolare la richiesta di dipingere soffitti!

Il videomapping che mi è stato regalato da Civita e, ovviamente dallo sponsor Urban Vision, senza dimenticare lo slancio iniziale partito dalla Commissione Cultura del Parlamento, caldeggiato dal Parroco Don Brice Meissonnier e i sacerdoti della Trinità dei Pellegrini, incoraggiato anche dal Dicastero dell' Evangelizzazione. E un modo di fare conoscere la mia proposta (un po' pazza) di dipingere veramente la volta della navata seicentesca, rimasta stranamente incompiuta. Vorrebbe essere un omaggio alla formidabile pittura decorativa italiana. Su tutto alla volta del Gesù di Roma dipinta dal Baciccio, oppure a quella di San Pantalon a Venezia, di Gian Antonio Fumiani, e molte altre. Non so se il progetto si farà mai, in ogni caso ha già avuto parecchie ricadute provvidenziali , ad esempio: mi ritrovo a fare parte del cosiddetto Progetto San Colombano, alle porte di Parigi, una chiesa in costruzione, sicuramente il più grande cantiere della chiesa cattolica di Francia per i prossimi anni. Il vescovo Jean-Yves Nahmias mi ha invitato a lavorare ad un ciclo monumentale sulla vita di San Colombano destinato a rivestire l' architettura di Piercarlo Bontempi. D' altra parte mi sono arrivate varie richieste di dipingere soffitti, da fonti sia  laiche che religiose: solo a pensarci ne ho il torcicollo!

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