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Papa Leone XIV al Borgo Laudato sì: "Siamo creature tra le creature e non creatori"

Oggi pomeriggio Papa Leone XIV si è recato a Castel Gandolfo per inaugurare il Borgo Laudato sì

Papa Leone XIV al Borgo Laudato Sì |  | Vatican Media
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Oggi pomeriggio Papa Leone XIV si è recato a Castel Gandolfo per inaugurare il Borgo Laudato sì.

Gesù – ha detto il Papa nell’omelia pronunciata al termine della Liturgia della Parola e dopo il saluto del Cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – fa spesso “riferimento alla natura nei suoi insegnamenti” e ci invita “all’osservazione e alla contemplazione del creato, azioni finalizzate a comprendere il disegno originale del Creatore”.

“Tutto – ha sottolineato - è stato sapientemente ordinato, fin dall’inizio, affinché tutte le creature concorrano alla realizzazione del Regno di Dio. Ogni creatura ha un ruolo importante e specifico nel suo progetto, e ciascuna è cosa buona”.

“Gesù – ha aggiunto il Papa - sottolinea il posto speciale riservato, nell’atto creativo, all’essere umano: la creatura più bella, fatta a immagine e somiglianza di Dio. Ma a tale privilegio è associata una grande responsabilità: quella di custodire tutte le altre creature, nel rispetto del disegno del Creatore. La cura del creato, dunque, rappresenta una vera e propria vocazione per ogni essere umano, un impegno da svolgere all’interno del creato stesso, senza mai dimenticare che siamo creature tra le creature e non creatori”.

“Il Borgo Laudato si’- ha concluso - si pone come una delle iniziative della Chiesa tese a realizzare questa vocazione di essere custodi dell’opera di Dio: un compito impegnativo ma bello, affascinante, che costituisce un aspetto primario dell’esperienza cristiana. Il Borgo Laudato sì è un seme di speranza, che può portare frutti di giustizia e di pace. E lo farà rimanendo fedele al proprio mandato: essere un modello tangibile di pensiero, di struttura e di azione, in grado di favorire la conversione ecologica attraverso l’educazione e la catechesi. Quello che vediamo oggi è una sintesi di straordinaria bellezza, dove spiritualità, natura, storia, arte, lavoro e tecnologia intendono coabitare in armonia. È questa l’idea del borgo, un luogo di vicinanza e prossimità conviviale. E tutto questo non può non parlarci di Dio”.

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