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Papa Leone XIV: “C’è bisogno di donne generose”

L'udienza stamane con le suore di Santa Caterina Vergine e Martire, le salesiane missionarie di Maria Immacolata, delle suore di San Paolo di Chartres e le carmelitane scalze di Terra Santa

L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media

"Un tratto comune agli Istituti a cui appartenete è il coraggio che ne ha caratterizzato gli inizi. Vorrei perciò prendere spunto, per una breve riflessione, dal passo del libro dei Proverbi che dice: «Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore». Penso che le vostre storie offrano una risposta a tale domanda: in esse, infatti, Dio ha trovato non una, ma molte donne forti e coraggiose, che non esitato a correre rischi e ad affrontare problemi per abbracciare i suoi progetti e rispondere “sì” alla sua chiamata”. Con queste parole, papa Leone XIV ha salutato le Monache Carmelitane Scalze di Terra Santa, le partecipanti ai Capitoli Generali delle Suore di Santa Caterina Vergine e Martire, delle Salesiane Missionarie di Maria Immacolata e delle Suore di San Paolo di Chartres, ricevute in udienza stamane. 

 

Il papa si sofferma sulle fondatrici degli istituti religiosi coinvolti nell'udienza di stamane. Le definisce “donne straordinarie che sono partite in missione in tempi difficili; che si sono chinate sulle miserie morali e materiali negli ambienti più abbandonati della società; che, per stare vicino a chi era nel bisogno, hanno accettato di rischiare la vita, fino a perderla, vittime di brutali violenze in tempi di guerra”.

 

Fa riferimento alla Liturgia delle ore, papa Leone XIV, citando le parole dell' Hymnus Fortem virili pectore: Commune Sanctarum Mulierum : “Hanno domato la carne con il digiuno, hanno nutrito la mente con il dolce cibo della preghiera, si sono dissetate alle gioie del cielo”. Il pontefice, allora, commenta questi versi che definisce "parole sapienti e profonde, che richiamano le radici della vostra vita di consacrate, sia nella contemplazione che nell'impegno apostolico. La forza della fedeltà, infatti, ad ambo i livelli, viene dalla stessa sorgente, Cristo, ei mezzi per attingerne la ricchezza sono, come insegna l'esperienza millenaria della Chiesa, quelli nominati: l'ascesi, l'orazione, i Sacramenti, l'intimità con Dio, con la sua Parola, con le cose del Cielo”. 

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E continua: "Il nostro lavoro è nelle mani del Signore, e noi siamo solo strumenti piccoli e inadeguati, "servi inutili", come dice il Vangelo. Eppure, se ci affidiamo a Lui, se restiamo uniti a Lui, grandi cose succedono, proprio attraverso la nostra povertà". Cita, a proposito, sant'Agostino che raccomandava alle vergini: "Avviatevi alle altezze col piede dell'umiltà. Egli [Dio] porta in alto chi lo segue con umiltà [...]. Affidate a Lui i doni che vi ha elargito, perché ve li conservi; deponete presso di Lui la vostra forza". Cita anche san Giovanni Paolo II che sempre sulla vita religiosa meditava sull' “ascendere al monte” e sul “discendere dal monte” nella sua Esortazione Apostolica Vita consecrata del 1996.

 

Cita gli esempi di Regina Protmann, Maria Gertrude del Prezioso Sangue, Marie-Anne de Tilly – col Padre Louis Chauvet – Santa Teresa d'Avila, gli eremiti del Monte Carmelo: per papa Leone XIV sono queste tutte persone “intimamente unite a Dio e perciò consacrate al suo servizio e al bene di tutta la Chiesa, impegnate a radicare e consolidare negli animi dei fratelli quel regno di Cristo che hanno sentito prima di tutto vivo in loro, ea dilatarlo in ogni parte della terra”. 

 

Infine, lo sguardo al presente: "Anche ai nostri giorni, infatti, c'è bisogno di donne generose. In proposito, permettetemi di rivolgere un particolare saluto alle sorelle Carmelitane Scalze di Terra Santa, qui presenti: è importante ciò che state facendo, con la vostra presenza vigile e silenziosa in luoghi purtroppo dilaniati dall'odio e dalla violenza, con la vostra testimonianza di abbandono fiducioso in Dio, con la vostra costante invocazione per la pace". 

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