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Il pellegrinaggio Unitalsi alla Madonna delle Lacrime di Siracusa

Circa 1500 fedeli alla Quarta edizione del Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Siracusa

Il pellegrinaggio Unitalsi | Il pellegrinaggio Unitalsi | Credit Uff. Stampa Unitalsi Il pellegrinaggio Unitalsi | Il pellegrinaggio Unitalsi | Credit Uff. Stampa Unitalsi
L'Unitalsi ha vissuto (dal 14 novembre al 16 novembre) tre intense giornate di fede e fraternità in occasione del  Pellegrinaggio Nazionale della stagione 2025 presso il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, guidato dal significativo tema:  “Le Lacrime della Madonna sono un segno di speranza”.   Un appuntamento molto atteso che ha riunito circa  1.500 fedeli,  giovani, famiglie e pellegrini provenienti da varie Sezioni del Centro e Sud d'Italia per riscoprire, attraverso la preghiera, la testimonianza ei segni di Maria, il valore della consolazione e della speranza cristiana. Momenti emozionanti hanno riscaldato i cuori dei fedeli in queste tre giornate importanti. 
 
Al pellegrinaggio hanno partecipato assieme all'assistente Nazionale  Monsignor Rocco Pennacchio  i membri del Consiglio Nazionale, il Presidente,  Rocco Palese, i vicepresidenti Cosimo Cilli e Sabatino Di Serafino e il Consigliere Nazionale Biancamaria Spada e  Gabriele Burgio. Oltre l'Arcivescovo di Siracusa  Mons. Francesco Lomanto  e l'Arcivescovo di Potenza, monsignor  Davide Carbonaro  che ha presenziato all'inizio del peleggrinaggio e che nella sua omelia ha sottolineato:   «Dalla trasparenza delle lacrime dell'uomo possiamo intravedere il volto di Dio», ha detto, ricordando che la Chiesa è chiamata ad «asciugare lacrime», sapendo che solo il Padre «le raccoglierà da ogni angolo della terra». Rievocando il prodigio del 1953 e la benedizione di Simeone nel Vangelo, l'arcivescovo ha sottolineato che «Dio ha scelto la piccolezza umana, il vagito di un bimbo, per contrastare l'orgoglio dei potenti». E ha ricordato che la Chiesa è madre e maestra, ferita e sempre risanata: «Accoglie la caduta e la resurrezione dei suoi figli».
 
Tra i momenti più attesi dai soci e dai volontari c'è stata anche la testimonianza della sorella e volontaria  Antonietta Raco.  "Le Lacrime della Madonna continuano a parlarci oggi con la forza silenziosa dell'amore e della misericordia. In un tempo segnato da inquietudini e fragilità  - ha dichiarato il Presidente della Sezione Sicilia Orientale  Gabriele Burgio  -  desideriamo metterci in cammino certi che quelle lacrime ci indicano la via della speranza e ci invitano a costruire comunità più fraterne e solidali". L'intero pellegrinaggio sarà vissuto come un cammino comunitario di fede, nella luce delle lacrime della Madonna, segno di tenerezza e di speranza per l'umanità". 

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