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Le Tre Fontane e l'importanza del Rosario

L'immagine della Vergine delle Tre Fontane  |  | abbaziatrefontane.it L'immagine della Vergine delle Tre Fontane | | abbaziatrefontane.it

Roma, 12 aprile 1947. Presso la località delle Tre Fontane qualcosa sta accadendo:un uomo, con i suoi figli, sta facendo una passeggiata nel bosco ed ecco - dentro una piccola grotta - vede una Signora che gli parla. Sbigottito ed incuriosito l'uomo si mette in ascolto della “Bella Signora”, cosi la chiama lui.

L'uomo si chiama Bruno Cornacchiola (1913-2001) ed è romano. Alle spalle ha una vita di grandi difficoltà materiali e spirituali. E' nato in una famiglia povera economicante e lui ha dovuto faticare per vivere. E' passato tra mille difficoltà, tra cui un periodo di allontanamento dalla pratica religiosa. Ma ciò non lo ha spaventato. Convertito dalla Signora si darà da fare per diffonderne il messaggio di salvezza al mondo, tanto da diventarne l'apostolo.

I messaggi della Bella Signora presagiscono ciò che è accaduto nel nostro secolo dal 1950 ad oggi. Gravi disordini morali e materiali, difficoltà di ogni sorta, ma la Vergine un antidoto, lo propone: la recita del Santo Rosario. E tra le molte cose che predisse, ha ribadito che “le Ave Maria del Rosario che voi dite con fede e con amore sono tante frecce d'oro che colpiscono il Cuore di Gesu”.

Questa preghiera, nata dalla riflessione di San Domenico, è l'arma (come la chiamava San Pio da Pietrelcina) contro ogni prova ed avversità. Non c'è tristezza, malinconia o quant'altro che non si trasformi, se passa per le mani di Maria. San Luigi Grignon de Monfort, apostolo del culto mariano, la propone con cura ai sui fedeli e Sant'Alfonso Maria de Liguori ne incentiverà la devozione e la propagherà come rimedio alle incertezze dell'esistenza.

Il Santo Rosario, non è solo una preghiera ma è la preghiera della chiesa orante, dinanzi al
Santissimo Sacramento. Questo non è devozionismo, ma fede.

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L'apparizione della Madonna delle Tre Fontane non è ancora stata approvata ufficialmente dalla Chiesa, tuttavia nel 1956 Papa Pio XII ha consentito nel luogo delle apparizioni la costruzione di una cappella per il culto. Nel corso della storia di Roma, fatta di santi, catacombe e quanto altro è rassicurante sapere che, pur senza merito alcuno, anzi per dono, la Vergine si è degnata di lasciarci questo segno del suo amore materno.

Nelle apparizioni la Bella Signora ribadisce, più volte, una cosa: che lei è Madre. E niente è più rassicurante per coloro che vivono in questa città di sentirsi figli di Colei che ha generato nel mondo, il Salvatore.