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Nominato vescovo di Asti don Marco Prastaro, per anni "fidei donum" in Kenya

Don Marco Prastaro in Kenya |  | Arcidiocesi di Torino Don Marco Prastaro in Kenya | | Arcidiocesi di Torino

Ha fatto esperienza come Fidei donum in Kenya presso la Parrocchia di Lodokejek, ed  è stato Vicario Generale della diocesi di Maralal il nuovo vescovo di Asti Don Marco Prastaro.

La nomina è arrivata oggi insieme alla accettazione da parte del Papa della rinuncia al governo pastorale della diocesi di Asti  di monsignor Francesco Ravinale che aveva compiuto 75 anni d aprile. Don Marco Prastaro, è stato parroco a Torino a Sant’Ignazio di Loyola, Vicario Episcopale e Moderatore della Curia Arcivescovile.

Classe 1962 è entrato in seminario dopo aver finito le superiori e il 22 maggio 1988 è diventato sacerdote iniziando come vice parroco in diverse comunità di Torino. Dal 1999 il cambiamento con la missione in Africa come fidei donum. Nel 2012 è rientrato in diocesi come parroco di Sant’Ignazio di Loyola, Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano e Delegato per i Sacerdoti stranieri. È membro del Collegio dei Consultori, del Consiglio Presbiterale e della Presidenza della Fondazione Missio. Dal 1° settembre 2016 è Vicario Episcopale Territoriale per il distretto cittadino di Torino e Moderatore della Curia Arcivescovile.

L’arcivescovo di Torino Nosiglia dando l’annuncio ha ricordato la passione del nuovo vescovo per la gente d’ Africa ed ha aggiunto : “don Marco è stato per me e per tanti sacerdoti un amico con cui ho condiviso tanti momenti importanti della vita del presbiterio diocesano”.

Il neo vescovo eletto nel suo primo messaggio alla diocesi di Asti

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ha salutato gli anziani, gli ammalati, e  coloro che sono poveri e soli, per tutti gli stranieri: “Tutti voi siete un dono e una risorsa umana e di fede importante per noi”.

E si è raccontato così: “ Provengo da una famiglia numerosa, ho tre sorelle. Quest’anno ho celebrato 30 anni di sacerdozio, 13 dei quali li ho trascorsi in

missione, a Lodokejek, uno sperduto villaggio nel Nord del Kenya. Un’esperienza che mi ha segnato e cambiato profondamente, nella quale il Signore mi ha mostrato il suo volto amorevole e misericordioso. Rientrato nel 2011, sono stato parroco a Torino, nella parrocchia di S. Ignazio di Loyola, dove i miei cari parrocchiani mi hanno aiutato a sentirmi nuovamente a casa”. E conclude il suo primo saluto : “ Non vedo l’ora di iniziare a camminare insieme a tutti voi per “fare di Cristo il cuore del mondo”.