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A Zurigo, c’è una chiesa che compie 1170 anni. È della Riforma, ma quelle vetrate…

La chiesa di Fraumünster è stata fondata nell’853. È una chiesa riformata. E però le vetrate di Marc Chagall, installate nel 1970, ne fanno un emblema di fede e trascendenza

Vetrate Chagall | Le tre vetrate centrali del complesso di vetrate di Marc Chagall nella chiesa di Fraumünster a Zurigo | AG / ACI Group Vetrate Chagall | Le tre vetrate centrali del complesso di vetrate di Marc Chagall nella chiesa di Fraumünster a Zurigo | AG / ACI Group

L’effetto che non ci si aspetta arriva ad opera delle vetrate di un artista di origine bielorussa e di ascendenza ebraica, che pure riproduce in maniera visibile, colorata e tridimensionale la Bibbia dai profeti fino alla Resurrezione, dando ad una chiesa riformata un senso di trascendenza che sembra contrastare con la austerità delle mura.

La chiesa riformata di Fraumünster di Zurigo compie 1170 anni, e le vetrate che Marc Chagall fu chiamato a comporre nel 1967 dal parroco Vogelsanger, insieme a quelle di Giacometti dal lato opposto, danno alle mura austere del tempio una tridimensionalità e un colore che trasportano direttamente nella trascendenza. Quasi un Santissimo, si direbbe, in una chiesa che in realtà non lo prevedrebbe.

La chiesa di Fraumünster a Zurigo fu fondata nell’853 da Ludovico il Germanico, e fino al XIII secolo ha avuto il diritto di coniare monete. Era una chiesa importante, nella città più ricca della Svizzera, la cui proprietà passò dalla Santa Sede alla città di Zurigo dopo la Riforma. Perché fu a Fraumünster che Ulrich Zwingli, il “Lutero” svizzero, espose all’inizio del XVI secolo i suoi 67 articoli, dichiarando l’abolizione della Messa cattolica e l’introduzione del culto riformato, dando ordine di rimuovere e distruggere le immagini di Madonna e Santi, il cui culto da allora fu proibito.

Eppure, le vetrate di Chagall hanno restituito la profondità del culto a questa chiesa riformata. E Marc Chagall, che all’arte delle vetrate era arrivato in tarda età, vi veniva dopo la grande esperienza delle vetrate composte a Gerusalemme per la sinagoga e l’ospedale Hassadah, ma anche quelle nelle cattedrali gotiche e piene di storia di Chartres e Reims in Francia.

E così, quando arriva la commessa nel 1967, Chagall, a 80 anni, comincia a lavorar, e lo fa proprio guardando alle storie della Bibbia. Cinque vetrate, cinque momenti della storia biblica.

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La vetrata rossa è a Nord, ed è quella dei profeti; quella azzurra, a Sud, rappresenta Mosé che osserva il dolore di chi segue in guerra un cavaliere e l’annuncio del messaggio di pace di Isaia d parte di Isai stesso.

Quindi, nel centro, le tre vetrate principali. A sinistra, la vetrata blu presenta Giacomo, la forza dell’angelo e il sogno di una casa nel cielo. La vetrata gialla, a destra, presenta la profezia di un angelo che annuncia la discesa al cielo della nuova Gerusalemme.

E poi al centro c’è, in verde, la vetrata di Cristo, che rappresenta Giuseppe accanto all’albero della vita, della famiglia e del redentore”, mentre sui rami alti c’è una visione di Maria con Gesù Bambino. La crocifissione è in alto, ma appena visibile, perché Gesù sta per raggiungere una fonte di luce.

Sono cinque opere d’arte che hanno riportato Cristo e i profeti all’interno di una chiesa riformata. Una storia non da poco, nella laica svizzera dove il prete è consdierato poco più che un funzionario di Stato.