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Bagnasco, Madre Giulia Verhaeghe, un segno di Dio in un mondo che cerca il bene

Il cardinale ha celebrato la messa romana per l'anniversario della nascita della fondatrice della Famiglia Spirituale l'Opera

La celebrazione del 6 novembre  |  | FSO
La celebrazione del 6 novembre | | FSO
La celebrazione del 6 novembre  |  | FSO
La celebrazione del 6 novembre | | FSO
Padre Hermann Geissler FSO |  | FSO
Padre Hermann Geissler FSO | | FSO
Alcune immagini della celebrazione del 6 dicembre a Roma , padre Thomas Felder |  | FSO
Alcune immagini della celebrazione del 6 dicembre a Roma , padre Thomas Felder | | FSO

"In Madre Giulia c'è una di quelle apparizioni di Dio che si ripetono nel nostro tempo stanco e triste". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova ha descritto madre Giulia Verhaeghe la fondatrice della Famiglia Spirituale l'Opera di cui quest'anno si ricordano i 25 anni dalla morte. 

Madre Giulia era nata l'11 novembre del 1910 e così in prossimità di quel giorno ogni anno l'Opera celebra una speciale santa messa in ogni città che vede presenti i suoi membri sia religiosi che laici.

Quest'anno la festa romana è stata celebrata nella parrocchia di San Filippo Neri, non lontana dalla Collegio Paulinum sede romana della Famiglia Spirituale. 

La messa è stata presieduta domenica 6 novembre dal cardinale Bagnasco, legato da antica amicizia all' FSO, che ha commentato le letture domenicale con una riflessione sulla presenza visibile di Dio nel mondo contemporaneo.

Dio vive nel mondo, ha spiegato Bagnasco, e il nostro mondo cerca Dio anche se per strade sbagliate. Ma Dio appare nel nostro tempo, servono gli occhi limpidi della fede per accorgerci di Dio che continua a svelarsi. 

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C'è una narrazione che vuole il nostro tempo solo secolarizzato e Dio assente, ma non è così. 

E e oltre la superficie vediamo che nella profondità del cuore dell'uomo c'è un mondo di bene reale fatto di fedeltà, amore, onestà, sacrificio ed eroismo. E appunto Madre Giulia è un esempio di questa presenza di Dio. 

E il cardinale ha aggiunto: "c'è un mondo dove vivono i nostri defunti e dove saranno e nostri corpi e dove sono Dio, la Madonna e i santi, un mondo invisibile alle anime che vivono in semplicità nell'amore a Cristo e alla sua Chiesa". Ecco allora che non si devono temere le persecuzioni e le difficoltà o incupirsi per la Chiesa, non si deve tacere per non tradire il Vangelo. Dire che abbiamo la fede significa giocarsi la vita, sottolinea il cardinale, essere disposti al martirio che è anche subire la violenza nella modalità più subdola che la nostra cultura avanzata produce. Il mondo ha paura della fede soprattutto della fede cattolica  Una paura mascherata anche con parole nobili. Perché paura di un mondo invisibile? Perché il mondo capisce che la fede è libertà  e il potere e il mondo non vogliono essere giudicati. 

I poteri del mondo si reggono sulle apparenze per costringere gli altri ad essere dimenticati 

Per questo la Chiesa è vista con sospetto, perché non si riesce a controllarla con gli strumenti del mondo. Aggiunge Bagnasco, non dobbiamo farci suggestionare dalla maggioranza, dalle inchieste e dai dibattiti. La rilevanza della Chiesa è nel Vangelo che invece qualcuno vorrebbe misurare con strumenti umani. 

Una sottolineatura importante il cardinale l'ha riservata alla preghiera. Le opere di Dio- dice-  sfuggono al controllo e anche se si vedono sono solo una parte  del misterioso corpo mistico di Gesù. Infine un grazie ai consacrati: "la loro missione è dire al mondo il primato di Dio" e la preghiera deve essere luogo di generazione della Chiesa, operata non certo dalle nostre parole ma opera di Dio e che si sintetizza nell' Eucarestia. E conclude Bagnasco,  l'obiettivo della preghiera è invocare il ritorno di Dio …Signore ritorna….perché la sacra Scrittura termina con una porta aperta. 

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Dopo la messa si è svolta una breve presentazione della edizione italiana della biografia di Madre Giulia : " Ha servito la Chiesa. Madre Julia Verhaeghe e lo sviluppo della Famiglia Spirituale l' Opera" scritta da Padre Hermann Geissler FSO. 

Oltre al responsabile internazionale della Comunità sacerdotale, padre Thomas Felder ha portato la sua testimonianza suor Magda che ha ricordato come nelle vita di ogni giorno per lei sia fondamentale l'aiuto di Madre Giulia.