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Cardinal Bagnasco: “Dovremmo imparare ad aver fiducia nella famiglia”

Cardinal Angelo Bagnasco | Il Cardinal Angelo Bagnasco all'incontro per la libertà religiosa a Independence Hall, Giornata Mondiale della Famiglia, 26 settembre 2015 | Alan Holdren / Catholic News Agency Cardinal Angelo Bagnasco | Il Cardinal Angelo Bagnasco all'incontro per la libertà religiosa a Independence Hall, Giornata Mondiale della Famiglia, 26 settembre 2015 | Alan Holdren / Catholic News Agency

Chiedere politiche sociali adeguate, perché la famiglia non è la Cenerentola della società. E imparare a guardare al futuro, magari prendendo esempio dalle famiglie numerose che a migliaia sono giunte dagli Stati Uniti per testimoniare la loro vicinanza con la famiglia. Il Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è a Philadelphia per l’incontro mondiale delle famiglie. Ai microfoni dell’ACI Group, spiega la sua opzione fondamentale per la famiglia.

Perché la famiglia è importante oggi?

Perché la famiglia è fondamentale nella storia degli uomini, e oggi lo è in modo particolare, perché – come dice il Santo Padre – è spesso disprezzata o maltrattata. Anche nella ‘Laudato Si,’ Papa Francesco ha insistito su quanto la famiglia sia maltrattata come elemento fondamentale della società, grembo della vita e fondamentale dell’umano.

Cosa porta in Italia dell’Incontro Mondiale per le Famiglie?

Porto un grande entusiasmo, un rinnovato senso di convinzione e di fiducia nell’istituto familiare, un incoraggiamento a difendere e promuovere la famiglia. E anche un incoraggiamento ad invocare politiche sociali adeguate per difendere la famiglia. Non si può considerare la famiglia la “Cenerentola” della società.

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Guardando la famiglia degli Stati Uniti, c’è qualcosa da cui le famiglie italiane dovrebbero prendere esempio?

La cosa che più emerge ai miei occhi fino ad oggi è il fatto che le famiglie sono tendenzialmente numerose. E questo è il segno non soltanto di una politica che cerca di aiutare la famiglia, ma di una speranza, di una fiducia verso il domani. Dovremmo imparare almeno questo in Italia.