Il Papa si avvia in America Latina con il messaggio del suo magistero. Ne è convinto Guzman Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina.

“In una mano il Papa – spiega al gruppo Aci – terrà tutti i vasi comunicanti con Aparecida, nell’altra la Laudato Si. Questi documenti racchiudono tutti gli insegnamenti fondamentali del pontificato. Evangelii Gaudium cosa vuol dire? Vuol dire una Chiesa che si concentra sull’essenziale del Vangelo cioè l’incontro con Cristo e in tal modo il Papa raccoglie, rafforza, ravviva, ripropone il grande patrimonio della fede cattolica che è così radicato in questi popoli. Evangelii Gaudium significa anche una Chiesa missionaria, in uscita, rafforzando ancora il legato della missione continentale di Aparecida, significa una Chiesa misericordiosa con un abbraccio di carità verso tutti, senza esclusioni che precede il Giubileo della Misericordia, significa una Chiesa piena di tenerezza e compassione come esprimerà il Papa nell’abbraccio con quei popoli e con i poveri: un amore e una predilezione verso i poveri e  sofferenti, e il Papa lo dimostrerà con gesti concreti”.

Francesco – osserva ancora Carriquiry – parlerà anche di temi scomodi: “Qualche frecciata al narcotraffico il Papa la darà, ponendo anche una domanda agli Stati Uniti poiché la stragrande maggioranza del consumo di droga avviene in America”.

Anche questo viaggio – conclude il Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina – toccherà le periferie. “Il Papa inizia sempre dalle periferie, come ha fatto in Europa con Bosnia e Albania. Ecuador, Bolivia e Paraguay sono periferie emergenti dell’America Latina. Francesco però dice che dalla periferia si vede sempre una migliore prospettiva della totalità. Il Papa guarderà a fondo la specificità di ognuno di questi Paesi ma avendo dietro l’orizzonte dell’America Latina, esposta a profondi cambiamenti”.