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Circolo di San Pietro: la 153ma Assemblea solenne con il Cardinale De Donatis

Il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, saluta i soci del Circolo S. Pietro riuniti nell’Aula Magna “Benedetto XVI” della Pontificia Università Lateranense nel pomeriggio del 21 febbraio

153ma ASSEMBLEA SOLENNE DEL CIRCOLO S. PIETRO |  | Circolo San Pietro 153ma ASSEMBLEA SOLENNE DEL CIRCOLO S. PIETRO | | Circolo San Pietro

"È un tempo di grazia questo cammino sinodale, lo sappiamo, è un tempo dello Spirito Santo, un tempo in cui la Chiesa sta cercando di riscoprire la bellezza di essere un popolo in cammino, un popolo di pellegrini". Così il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, saluta i soci del Circolo S. Pietro riuniti nell’Aula Magna “Benedetto XVI” della Pontificia Università Lateranense in S. Giovanni in Laterano nel pomeriggio del 21 febbraio.

A partire dall’incontro di Emmaus, il Cardinale Vicario consegna ai soci due semplici riflessioni per il cammino sinodale. La prima è connessa con l’ascolto che "non è una strategia pastorale",  "ma è uno stile, grazie
al quale si rende presente il Signore nel mondo, il Signore Risorto. Perché è questo è quello che fa il Signore Risorto con i due discepoli, proprio nel racconto del Vangelo di Luca". Ai due discepoli colti dalla tristezza, "semplicemente Gesù fa una domanda: “di cosa state parlando?”.

Li invita ad esprimere le loro perplessità, la loro delusione, la loro rabbia. Quindi non parla, non spiega, non annuncia finché non ha
ascoltato. Ecco, il vostro essere testimoni in quello che vivete», ha detto il Cardinal Vicario all’Assemblea, "inizia ascoltando ciò che le persone portano nel cuore. Questo è l’augurio che vi faccio, prima di tutto. Partire dall’ascolto, sempre".

La seconda riflessione è legata invece all’invito che i due discepoli fanno a Gesù "di entrare e di rimanere con loro. Offrono a Gesù un pasto, probabilmente anche un posto dove riposare quella notte. In un certo senso, questo cammino di ascolto, di condivisione, passa anche per l’accettazione dell’ospitalità".

Alle parole del Cardinale Vicario hanno fatto eco quelle dell'Assistente ecclesiastico, Mons. Franco Camaldo che ha voluto ricordare come S. Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza ai Soci del Circolo il 10 maggio 2002, avesse riconosciuto "lo stile ed il programma del Sodalizio" nelle parole di Gesù, riferite dall'evangelista S. Matteo: “Quando fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la
tua elemosina resti segreta”.

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Dopo aver ringraziato Sua Eminenza, Monsignor Assistente e il Magnifico Rettore Vincenzo Buonomo - che ha salutato "da socio del Circolo e non da Rettore perché gli onori di casa spettano al Gran Cancelliere" -, il Presidente Niccolò Sacchetti ha consegnato una affidabile fotografia delle povertà della città di Roma a conclusione del secondo anno di pandemia.

"L’elemento che ci deve far riflettere di più è che è il
44% degli assistiti da Caritas nel 2021 è costituito da “nuovi poveri”», ha spiegato il Presidente Sacchetti, citando il “Rapporto 2021 sulla povertà ed esclusione sociale”. Si tratta per lo più di un fenomeno che riguarda persone che si ritenevano fino a poco tempo prima relativamente protette e al sicuro (dal punto di vista economico e lavorativo) e per le quali era lontanissimo il ricorso a forme di aiuto di tipo assistenziale: per loro è ovviamente nuovo anche il sentimento di vergogna che si
prova nel dover chiedere un aiuto perché non si è più autosufficienti".

I dati sull’andamento della povertà sono purtroppo in linea con le attese e il Circolo S. Pietro è pronto a rispondere alle nuove necessità. "Sono persone infinitamente discrete e dignitose", continua il Presidente Sacchetti, che dobbiamo andare a trovare ed aiutare attraverso la nostra fitta rete sul territorio costituita dalle parrocchie della diocesi di Roma con cui abbiamo da sempre un rapporto continuo".

Alla Relazione morale del Presidente, come ogni anno, hanno fatto seguito il giuramento dei Soci Effettivi e il conferimento del Distintivo dorato a chi ha prestato venticinque anni di servizio al Circolo e quello della Medaglia dorata a chi ha compiuto cinquant’anni di appartenenza; infine sono stati consegnati alcuni attestati di benemerenza. A recitare, insieme all’Assistente Ecclesiastico, l’Oremus Pro Pontifice, è stato Mons. Paolo De Nicolò, sempre vicino al Circolo, che ha infine benedetto i soci.

A conclusione della cerimonia, che ha visto la partecipazione della Cappella Musicale del Circolo S. Pietro, i soci sono stati invitati a visitare la rinnovata Casa Famiglia “S. Paolo VI” a poche centinaia di metri da questa Aula Magna, ha concluso il Presidente Sacchetti, ringraziando infine lo straordinario gruppo di volontarie che ha seguito giorno per giorno e con incredibile assiduità il cantiere.