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Congresso Eucaristico, il Cardinale Sako ricorda il dramma dei cristiani in Medio Oriente

A Budapest la testimonianza del Patriarca di Babilonia dei Caldei

Il Cardinale Sako a Budapest |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Sako a Budapest | | Daniel Ibanez CNA

Il dramma cristiano in Medio Oriente va avanti da anni. L’emigrazione dei cristiani continua, in paesi come l'Iraq, la Siria e il Libano. Purtroppo l'Occidente non è consapevole delle difficoltà e dei timori che i cristiani stanno affrontando in vari Paesi. Gli estremisti vogliono approfittare della situazione attuale per segnare la fine della presenza cristiana in Medio Oriente”. Lo ha detto il Cardinale Sako, Patriarca di Babilonia di Caldei, intervenendo al 52° Congresso Eucaristico Internazionale in corso a Budapest.

Il martirio – ha ricordato il Patriarca - è il carisma della Chiesa caldea perché sin dalla sua fondazione ha subito persecuzioni da parte di persiani, arabi, mongoli, ottomani e oggi da parte di estremisti musulmani come al Qaida e Isis”.

Parlando della spiritualità della Chiesa caldea, il Cardinale Sako ha sottolineato come “la Liturgia Orientale pone una luce permanentemente splendente al centro della chiesa per illuminare le tavole dell'Eucaristia e della Sacra Bibbia, cioè per gettare la luce su Gesù Cristo per onorarlo e seguire il suo esempio”.

La recente visita del Papa in Iraq – ha ricordato il porporato - ha voluto sostenere “una  Chiesa perseguitata che continua a soffrire e vive in un clima di sfiducia e sospetto, che impedisce ai cristiani di vedere un futuro nel loro Paese. La visita di Papa Francesco rafforza la fede dei cristiani e rinnova la loro speranza, oltre a riempirli di entusiasmo per ricostruire la fiducia e cooperare con i loro concittadini sulla base della fraternità nazionale e spirituale. Cristiani e musulmani devono recepire i messaggi del Papa e metterne in pratica i dettami”.

Questo 52° Congresso Eucaristico Internazionale – ha concluso il Cardinale - dovrebbe essere un'opportunità per ogni cristiano di rafforzare la comunione e l'unità attraverso la l’appartenenza alla Chiesa. Ogni celebrazione eucaristica è una celebrazione dell’Ultima Cena e porta il significato della condivisione e dello stare insieme”.

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