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Dalle diocesi, a cosa servano i fondi dell' 8 per mille?

Casa Wanda a Roma un progetto realizzato con i fondo dell' 8 per mille |  | CEI Casa Wanda a Roma un progetto realizzato con i fondo dell' 8 per mille | | CEI

Formazione scolastica ai bambini, assistenza ad anziani e disabili, accoglienza ai più deboli, sostegno a progetti di reinserimento lavorativo. Sono questi alcuni dei settori dove vengono utilizzati i fondi 8xmille della Chiesa Cattolica in Italia. E proprio in questi giorni partirà la nuova campagna promozionale per far conoscere storie che arrivano dalle diocesi italiane. Sono state scelte le opere che entreranno a far parte della campagna promozionale. Storie raccontate in alcuni filmati che sanno al centro della campagna di comunicazione di queste realtà “pulsanti di bene”.

“È impressionante scoprire come, parlando con le persone più disparate, tra nord e sud Italia, ma soprattutto ascoltando, la parola che è stata pronunciata più spesso sia stata ‘speranza’”, spiega la Cei: la seconda “grazie”. Tra le storie che saranno raccontate quella di un sacerdote che a Nardò  si spende per il suo territorio creando circuiti virtuosi che, tutelando il lavoro agricolo, lo sottraggono alle logiche del caporalato o altre storture, immettendo il prodotto di questo lavoro “pulito” nel circuito delle forniture alle mense Caritas.

Con una sola opera si aiutano i lavoratori, i proprietari terrieri, le mense diocesane e gli ospiti che le frequentano mentre e ad Albano, alle porte di Roma sono stati ascoltati volontari che si dedicano da una vita - e con passione - ai poveri. “Lo scopo ultimo non è solo vestire, dare da mangiare o supplire alle mancanze economiche. Lo scopo ultimo qui è dare dignità. Far capire alle persone che per noi valgono e che per questo motivo esistono, spiega un volontario. Ma non solo.

Ad Ancona, per esempio, la protagonista del viaggio è stata la bellezza dell’arte che l’8xmille contribuisce a mantenere viva ogni anno attraverso interventi di restauro. Questo permette a gioielli inestimabili, come la chiesa di Santa Maria della Piazza, di continuare a trasmettere un patrimonio di fede e cultura a tutti i cittadini, non solo ai cattolici, ed essere attrattiva per il turismo. Senza contare come le opere di restauro generino anche lavoro nel settore specializzato. E ancora storie di accoglienza di famiglie, di donne sole con bambini e di persone con fragilità anche psichica.

Tra le tante iniziative Casa Wanda a Roma centro diurno per malati di Alzheimer con ambienti interni sicuri e spazi esterni progettati con cura per una corretta stimolazione mentale e fisica. Chi è affetto da Alzheimer e da demenza, qui, viene coinvolto in laboratori e attività creative da personale specializzato. Sessanta le persone accolte finora in cinque anni di attività, oltre 500 ore di laboratori ogni anno. Ma sono tante le iniziative che vengono finanziate, sostenute e realizzate con il sostegno di chi decide ogni anno di dare il suo contributo attraverso la dichiarazione dei redditi.

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