Questa settimana diverse novità nelle diocesi italiane a partire dalla nomina del nuovo vescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro, il saluto del vescovo di Rieti e la nomina di un amministratore diocesano nella diocesi Cosenza-Bisignano dopo la morte dell’arcivescovo Francesco Nolè.

“Pace a te Chiesa che è in Arezzo, Cortona e Sansepolcro”. “Ci guida la stella polare della Parola di Dio, il faro che è il Concilio Vaticano II, la bussola che possiamo ritrovare nella esperienza del Sinodo”, sono le prime parole del nuovo vescovo aretino Andrea Migliavacca nominato in questa settimana.  “Rivolgo – ha aggiunto il neo presule che finora guidava la diocesi di San Miniato - questo augurio di pace a tutta la Chiesa, fatta di volti, storie, incontri, percorsi. Ci conosceremo e potremo scoprire di essere tutti insieme il popolo di Dio in cammino. Ci guida la stella polare della Parola di Dio, il faro che è il Concilio Vaticano II, la bussola che possiamo ritrovare nella esperienza del Sinodo che avete celebrato e che prosegue nel cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. Pace a te terra che sei come un ‘giardino’ per la nostra diocesi e che ho il desiderio di conoscere in ogni suo angolo. Porto – ha quindi detto - nel cuore l’augurio che la pace sia, anche grazie a tutti noi, custodia dell’ambiente, impegno nel promuovere una conversione ecologica, promozione sociale e comunitaria. Pace anche a te, lasciatemi dire, Chiesa che è in San Miniato e che mi hai accolto e custodito con grande affetto. Vi porto tutti nel cuore, in una amicizia e in una comunione che non vengono meno”. Mentre si prepara al suo nuovo incarico nella diocesi di Verona (ingresso previsto il 1 ottobre) Domenico Pompili ha salutato la diocesi di Rieti tra tanta commozione da parte dei fedeli. 

Lutto, invece, nella chiesa calabrese per la morte dell’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè, giovedì scorso al Policlinico “Gemelli” di Roma dove era ricoverato dallo scorso 30 agosto. Una notizia che ha destato commozione in tanti fedeli che in questi anni lo hanno conosciuto non solo nella diocesi di Cosenza-Bisignano – che ha guidato dal 2015 ad oggi – ma anche in quella di Tursi-Lagonegro che ha guidato dal 2001 al 2015. “Dopo alcuni giorni di intensa sofferenza offerta con grande lucidità per la sua Sposa di Cosenza-Bisignano e per l’intera Chiesa all’età di 74 anni l’Arcivescovo Metropolita bruzio si è addormentato nel Signore”, si legge in una nota della diocesi cosentina. I vescovi calabresi “elevano commosse preghiere di suffragio per questo pastore buono e generoso che in semplicità e letizia ha donato la sua vita per l’edificazione della Chiesa e, unito alla croce di Cristo Signore, ha saputo offrire anche la sua sofferenza di questi ultimi giorni per la salvezza del popolo santo di Dio”. La Santa Sede ha provveduto, ieri mattina,  alla nomina dell’Amministratore Apostolico nella persona di Giuseppe Piemontese, vescovo emerito di Terni-Narni- Amelia mentre i funerali si svolgeranno lunedì nella cattedrale di Cosenza. 

In questi giorni tutti i sacerdoti anziani e malati della Lombardia si sono ritrovati al Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio (provincia di Bergamo, diocesi di Cremona) per il tradizionale incontro con i vescovi della regione. A loro ha fatto pervenire il suo messaggio papa Francesco invitandoli a non rassegnarsi e sottolineando che questo è il momento di fare alleanza con i giovani, per portare insieme, contro ogni “logica dello scarto”, nella società e nella Chiesa, “il tesoro della tradizione e la freschezza dello Spirito”. “Nella mentalità mondana – ha scritto il papa - sempre più dilagante, la vecchiaia non solo sembra far paura ma alimenta anche continuamente la logica dello scarto”.