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Dalle diocesi: dall'emergenza freddo a "24 ore per il Signore" con il Papa

Emergenza freddo, la Caritas risponde |  | Caritas Como Emergenza freddo, la Caritas risponde | | Caritas Como

Sono state giornate di intenso freddo quelle vissute questa settimana nelle città italiane. Tante le persone  - circa 50mila in un sondaggio fatto nel 2011 dalla Caritas Italiana insieme all’Istat – senza dimora che in questo periodo stanno soffrendo maggiormente a causa del freddo e del gelo.

A loro hanno fatto spazio, offrendo un tetto ed un pasto caldo, molte diocesi e parrocchie italiane oltre che famiglie. Alle prime avvisaglie di gelo  la risposta immediata della Chiesa italiana e di molte associazioni e movimenti di volontariato non si è fatta attendere potenziando  quanto già messo in campo dall’inizio dell’inverno. A Torino la diocesi, guidata dall’arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia  ha incrementato di 10 posti letto l’accoglienza allestita in Arcivescovado, sfruttando gli spazi che fino al mese scorso erano utilizzati per supportare la mensa del Cottolengo in fase di ristrutturazione. Ma non solo: mons. Nosiglia, riferisce il settimanale diocesano “La Voce e il Tempo” ha lanciato un appello a tutta la società civile, alle parrocchie, alle comunità religiose, ad
associazioni e movimenti. Un’esortazione “ad accrescere l'impegno per avvicinare le persone che nel proprio territorio dormono per strada e necessitano di assistenza”.  Un invito a gesti concreti per i più bisognosi.

Non è “moralmente accettabile” vedere “una persona finire ai margini della società dopo un fallimento, condurre una vita di stenti in solitudine e poi morire di freddo nell’abbandono”, ha
scritto sulle pagine dell’Osservatore Romano il presidente dei vescovi italiani, il card. Gualtiero Bassetti: “ci troviamo di fronte a quell’umanità ferita a cui ha fatto riferimento il Papa sin dall’inizio del suo magistero. Un’intuizione e un insegnamento che assumono un significato esemplare proprio in questi giorni in cui si celebrano i cinque anni di pontificato”. Per il presidente della Conferenza Episcopale Italiana i senzatetto uccisi dal freddo “non devono lasciarci indifferenti. Non è solo un fatto di cronaca ma una realtà che parla all’Italia intera, interroga profondamente e chiama a un’assunzione di responsabilità comunitaria”.

Iniziative varie in tante diocesi dal Nord al Sud con volontari che hanno distribuito coperte, bevande calde e messo a disposizione posti letto per queste persone come è successo a Bari, a Ventimiglia dove è stata aperta una chiesa per ospitare i migranti e ad Andria dove è
stato attivato anche un numero verde  - 800 58 93 46 - a cui ci si può rivolgere per le varie necessità.

Dal sud al Nord dove il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, raccomanda e ricorda come le strutture diocesane ed associative già abitualmente impegnate nel
campo dell’assistenza (mense, dormitori ecc.) siano ora ancor più attivate e mobilitate per venir incontro ad ulteriori necessità ed esigenze straordinarie. In previsione dei giorni più rigidi, Moraglia
ha invitato anche le comunità parrocchiali della diocesi veneziana a “moltiplicare le attenzioni e ad essere particolarmente vigilanti e sollecite di fronte a situazioni di disagio e difficoltà” specialmente nei riguardi di chi è senza fissa dimora, “rendendosi perciò disponibili ad offrire - se possibile -anche direttamente accoglienza, ristoro ed ospitalità”. 

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A fronte dell’emergenza freddo a Brescia, ma non solo, servizi di accoglienza anche diurni come al dormitorio San Vincenzo dove solitamente gli ospiti escono alle 8 dalla struttura per rientrare alle 18. In questi giorni è stata data loro la possibilità di fermarsi durante il giorno così che non debba muoversi, vagando per la città al freddo. Il freddo ha causato anche qualche problema ai settimanali diocesani. Quello della diocesi di Cesena-Sarsina, il “Corriere Cesenate” non è uscito nelle edicole e non è stato spedito agli abbonati: è stata solo pubblicata  una versione in formato digitale.

Nela diocesi di Gorizia ci si prepara a festeggiare la solennità dei santi Ilario e Taziano, patroni della città. Lunedì 12 marzo sarà la conferenza di mons.  Antonio Staglianò,
vescovo di Noto, ad introdurre i festeggiamenti che proseguiranno, venerdì 16 con la solenne concelebrazione eucaristica in cattedrale presieduta dall’arcivescovo Carlo Radaelli e concelebrata dai sacerdoti in servizio pastorale in città alla presenza delle autorità civili e  Religiose al termine della quale, come da tradizione, l’arcivescovo impartirà la benedizione alla città con le reliquie dei Martiri. Festa del patrono anche nella diocesi di Agrigento. Per l’occasione si è svolto un pellegrinaggio della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea sui luoghi del Santo. A presiedere la liturgia il vescovo calabrese mons. Luigi Renzo. Con lui l’arcivescovo agrigentino, il cardinale Francesco Montenegro.

E ancora il 9 e il 10 di marzo in tutte le diocesi italiane l’iniziativa di preghiera, voluta da Papa Francesco, "24 ore per il Signore” mentre da questa settimana, nella diocesi di Piacenza, in vista della beatificazione di suor Leonella Sgorbati, la missionaria della Consolata, originaria di Rezzanello che il 26 maggio sarà proclamata beata, il giornale diocesano “Il Nuovo Giornale” proporrà settimanalmente un episodio della sua vita. A Spoleto-Norcia il progetto “Dall’accompagnamento all’autonomia” voluto  dalla Caritas, Pastorale giovanile, Pastorale del lavoro e Progetto Policoro della diocesi umbra, grazie ai fondi dell’8xMille della Conferenza episcopale italiana (Cei) a sostegno dell’occupazione. Saranno attivati dei tirocini lavorativi extracurricolari. Per sei mesi diciotto persone riceveranno 400 euro mensili per un’esperienza di formazione-inserimento/reinserimento lavorativo, guidata e supervisionata dalla Caritas presso aziende, enti privati, cooperative, ONLUS del territorio diocesano con la prospettiva di un’occupazione di lungo periodo. Coloro che fossero interessati ad un colloquio di selezione devono inviare il proprio curriculum entro e non oltre le ore 12.00 di mercoledì 21 marzo 2018 all’indirizzo mail caritaspolavoro@gmail.com.