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Dalle diocesi, ecco come vengono destinati i fondi dell' 8 per mille

L'impegno della Chiesa cattolica in Italia

8 per mille |  | CEI 8 per mille | | CEI

“Firmare è importante perché permette di riscoprire i valori fondamentali dell’8xmille: il bene comune, la condivisione, la corresponsabilità, il sostegno economico delle Chiese nella loro missione”. In questi giorni è partita la nuova campagna di comunicazione della Chiesa Italiana sull’8X1000 e il segretario generale della Cei, l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi spiega l’importanza di una firma che aiuta a realizzare progetti a favore di chi ha più bisogno (anziani, malati, disabili, etc.) e a rendere più vivibile la vita di tante persone. “È fondamentale comprendere il significato che questo gesto rappresenta per tutti, credenti e non, in termini di solidarietà e democrazia”, ricorda l’arcivescovo. Domani in tutte le parrocchie italiane si celebra la Giornata Nazionale dedicata all’8xmille alla Chiesa cattolica che quest’anno è accompagnata dallo slogan “Una firma che fa bene”.

Il claim fa riferimento ai gesti di altruismo che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie e che, attraverso la firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica, possono moltiplicare la sensazione di benessere per migliaia di volte. Un impegno costante per poter sostenere progetti a favore di persone con difficoltà. Basta solo evidenziare quello che la Chiesa Cattolica Italiana ha fatto durante il periodo del Covid e quello che giornalmente fa. Lo scorso anno 150 milioni di euro sono stati investiti per la carità delle Diocesi italiane (mense, centri di ascolto, soccorso a disoccupati, vittime dell’usura, immigrati, emarginati, anziani abbandonati); 53 milioni di euro per altre esigenze di rilievo nazionale; 80 milioni per progetti di sviluppo e solidarietà nel Sud del mondo; 84 milioni per la manutenzione e il restauro delle chiese e 410 milioni per mantenere dignitosamente i circa 32.000 sacerdoti che operano nelle Diocesi, 300 dei quali missionari fidei donum nei Paesi più poveri.

Nella diocesi di Genova – riferisce il settimanale “Il Cittadino” - 553mila euro sono stati dedicati ai Centri vicariali di ascolto, 194mila alla Fondazione Auxilium, 48mila alla Commissione Emergenza famiglia, 70mila alla mensa della Casa della giovane dove ogni giorno vengono preparati e distribuiti 400 pasti mentre al centro di accoglienza della parrocchia di San Giuseppe di Nervi sono stati erogati 62mila euro per l’attività prestata nell’ospitalità stabile di persone con un passato difficile di tossicodipendenza, alcolismo, separazioni complesse, problemi psicologici e psichiatrici. I fondi restanti sono stati erogati a vari enti e associazioni che si occupano dei più bisognosi oltre alle spese per esigenze di culto e pastorale.

Nella diocesi di Tivoli e di Palestrina - spiega una nota -  i fondi dell’8xmille si sono trasformati in supporto al funzionamento della Casa di accoglienza Santa Chiara di Tivoli, che si prende cura di donne in difficoltà, della Scuola di lingua italiana per stranieri a Palestrina, dei Centri di ascolto presso le Caritas di Tivoli e di Palestrina che quotidianamente prestano il loro servizio verso i più bisognosi. Inoltre hanno contribuito al sostegno ai Consultori familiari Familiaris Consortio di Villanova di Guidonia e Sidera di Palestrina, che accompagnano famiglie, giovani e ragazzi provati dalla vita, mamme e papà desiderosi di accogliere adeguatamente la vita nascente oltre che mantenere aperte ogni giorno due Mense per i poveri a Tivoli e a Villanova di Guidonia, un dormitorio notturno per i papà separati.

“Anche la scelta della destinazione dell’8xmille è un momento da vivere con responsabilità, nella consapevolezza che può essere una esperienza di grande carità”, sottolinea il vescovo di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna: “ho avuto modo, da presbitero prima e da vescovo poi, di accompagnare progetti e sogni che grazie a questa buona pratica si sono e si stanno concretizzando. Specialmente attraverso l’opera dei nostri sacerdoti e della Caritas, ho visto oggi ‘il buon samaritano’ prendersi cura di chi oggi ha più problemi, è ai margini, è solo”.

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E ancora a Trapani progetti per bambini ed adolescenti “a rischio devianza, in accoglienza per gli orfani ucraini ospiti presso l’Istituto Incoronata, in pasti per persone fragili presso la mensa sociale ‘Teresa Fardella’ di Trapani e presso il centro di accoglienza di Alcamo al quale fanno riferimento anche tanti lavoratori immigrati stagionali, nel sostegno alle persone in difficoltà che si rivolgono ai centri di ascolto della Caritas”, sottolinea il vescovo Pietro Fragnelli aggiungendo che  “grazie all’8xmille è stato possibile aprire un centro artistico, culturale e spirituale di alto profilo quale il Museo diocesano di arte contemporanea ‘San Rocco’ di Trapani, polo dinamico di attività che vive con il sostegno dei volontari e dei fondi 8xmille. Decine e decine sono stati gli interventi, piccoli e grandi, per la tutela del patrimonio artistico delle Chiese della diocesi”. Tutto questo solo con una firma…che fa bene…