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Dalle Diocesi, il Consiglio permanente preparato dalle conferenze episcopali regionali

I vescovi italiani a confronto sui temi pastorali per i prossimi anni

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In questa settimana i vescovi del Consiglio Permanente della Cei si sono ritrovati a Roma per i lavori della sessione invernale. Tra i tanti temi affrontati quello degli Orientamenti pastorali per il prossimo quinquennio.

A fare da sfondo al testo sarà l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco: “accogliere e condividere la gioia del Vangelo è il dono e la missione da vivere nella comunione della Chiesa”, si legge nel comunicato finale diffuso giovedì al termine dei lavori. Per comprendere meglio e realizzare tale vocazione, i vescovi intendono “intercettare” attese e sfide che oggi interpellano il Paese riguardo alla “buona notizia” della gioia offerta agli uomini in Cristo; vogliono poi “accostare l’annuncio con la parola e con la vita, testimoniando la gioia della fraternità”.

Alla base – scrivono - c’è “un’esperienza di Chiesa che sul territorio si fa comunità di prossimità, luogo di crescita spirituale, capace di intercettare le domande di senso che abitano il cuore di ciascuno”. Nel confronto è emersa la necessità di una maggiore lettura del contesto odierno – che resta “segnato da individualismo e secolarismo diffusi” - in grado di “recuperare tematiche sociali ed ecclesiali mai marginali”.  È necessario trovare strumenti e metodi per “graffiare” la realtà, coinvolgere maggiormente laici e religiosi e offrire prospettive comuni che sostengano il cammino delle diocesi, con l’offerta di proposte e percorsi pastorali.

Questo tema continuerà nelle prossime settimane nelle Conferenze Episcopali Regionali e poi a
marzo nel prossimo Consiglio Permanente, ultimo prima dell’Assemblea generale di maggio sul tema “Condividere la gioia del Vangelo”.

“S’intende ripartire con gioia – dicono i vescovi - dall’annuncio della gioia del Vangelo e dalla volontà di interrogarsi sulle azioni per portarlo avanti con uno stile di fraternità e sinodalità, inteso quale metodo di riforma della Chiesa e di modalità di presenza al mondo”. In Assemblea saranno rinnovate tutte le 12 Commissioni Episcopali della Cei mentre le Conferenze episcopali regionali saranno
chiamate, entro il 20 aprile, a inviare i nominativi per l’elezione dei Presidenti. I vescovi italiani, inoltre dovranno eleggere anche due vice presidenti: quello per l’area Centro e quello per l’area Nord.

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Intanto alcune conferenze episcopali regionali si sono incontrate qualche giorno prima del Consiglio Permanente come a Genova dove si sono ritrovati i vescovi della Liguria. Un incontro al quale ha partecipato anche il mons. Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico in Italia che ha parlato ai presuli liguri dei principali contenuti pastorali del Magistero di Papa Francesco: l’annuncio del Vangelo in un cambiamento d’epoca; centralità del kerigma; trasformazione missionaria delle strutture e delle attività ecclesiali; formazione dei laici.  E’ seguito – informa una nota -  un “ampio e fecondo confronto su come la Chiesa possa essere più missionaria”. Tra l’altro, il Nunzio ha anche parlato del progetto di accorpamento delle diocesi italiane, progetto che, “per ora, non riguarda la Regione Ecclesiastica Ligure”.

“Quale Dio annunciamo? Scoprire, vivere e annunciare il Dio di Gesù Cristo oggi
è stato il filo conduttore, invece, dei lavori della Conferenza Episcopale Triveneto. In apertura il presidente, Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, ha invitato a tenere presente che per la Chiesa, per ogni discepolo, “la via giusta è seguire Gesù, pura trasparenza e rivelazione di Dio. Se non si perde la strada che è Lui, si arriverà di certo alla meta. Ma – ha aggiunto - non si fissa prima
la meta e poi la strada: prima di tutto si sceglie Gesù e così si arriva alla meta che, forse, non sarà quella che avevamo pensato prima. Gesù è la via, perché Lui è la verità e la vita; la sua
persona, i suoi gesti, le sue parole sono la piena trasparenza della paternità di Dio”.  Tre le esperienze di nuova evangelizzazione che alcune diocesi trivenete stanno sperimentando e portando avanti: le “dieci parole” per “rivitalizzare, a partire dall’approfondimento dei dieci comandamenti, il dono della fede in giovani e adulti che l’avevano dimenticato o anche semplicemente messo da parte e ai margini della vita; l’ “alfabeto della fede” che prevede il “farsi compagni di viaggio” dei genitori e delle famiglie dei bambini tra i 6 e i 10 anni che frequentano la catechesi per “sostenerne la fede e i compiti educativi” e “arte e fede”, ovvero “il linguaggio dell’arte e la via della bellezza a servizio dell’annuncio cristiano, valorizzando - con più percorsi e proposte - il patrimonio artistico di ogni realtà per ridare senso, gusto e gioia alla fede rendendola bella e desiderabile”.

In Sardegna riunione straordinaria della Conferenza episcopale regionale essendo scaduti per fine mandato il presidente, Arrigo Miglio, e il vice presidente, Ignazio Sanna. I vescovi hanno provveduto all’elezione dei loro successori. Antonello Mura, vescovo di Nuoro e
amministratore apostolico di Lanusei, è stato eletto presidente mentre
alla vice presidenza è stato chiamato il neo arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi. Inoltre i vescovi sardi hanno eletto la Commissione per il Seminario regionale sardo e la Commissione per la Pontificia Facoltà teologica della Sardegna.

Riunione anche dei 18 vescovi della Sicilia che si è aperta con una relazione dell’Ufficio regionale per la Liturgia che ha presentato la bozza di revisione del calendario dei Santi delle Chiese di Sicilia che sarà sottoposto allo studio dei vescovi per una verifica e ciascun Vescovo, per la parte che interessa la propria Diocesi, chiederà alla Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti la necessaria approvazione. Un tema caro ai vescovi siciliani è poi quello dello spopolamento. Ne è nato anche il Movimento delle Valigie di cartone. Alcune Chiese locali – si legge in una nota – hanno già condiviso nel loro territorio l’esperienza promossa dal sacerdote don Antonio Garau che si è fatto portavoce dei giovani e delle famiglie costrette a far fronte alla necessità di lasciare la propria terra per avere, prima ancora di una speranza e di un futuro, la possibilità stessa di una vita dignitosa. I vescovi hanno apprezzato l’iniziativa di don Garau ed hanno evidenziato, nel dibattito che ne è seguito, i percorsi già avviati dalle diocesi di Sicilia per la promozione della cultura di impresa e della cooperazione, l’ecologia integrale, lo sviluppo di comunità e l’impegno di sensibilizzare le parrocchie verso la pastorale sociale come ambito di evangelizzazione. Gli stessi Vescovi hanno auspicato di “fare fronte comune nello spronare gli enti e le amministrazioni, nel farsi voce di questa fascia sofferente della popolazione e
nell’accompagnare chi può praticare un’economia diversa in Sicilia per rianimare questa terra e rispondere con i fatti all’emorragia di giovani che continuano ad andare via”.

Riunione anche della Conferenza episcopale pugliese che ha voluto ascoltare i responsabili di alcune istituzioni ecclesiali pugliesi per un momento di verifica e di proposta. All’incontro ha partecipato anche don Giuliano Savina, direttore dell’ Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, il quale ha manifestato apprezzamento per l’attenzione all’ecumenismo e al dialogo interreligioso in tutte le diocesi pugliesi, in modo particolare a Bari.

Intanto si va verso la Settimana sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Taranto dal 4 al 7 febbraio 2021. Il cammino – hanno scritto i vescovi nell’ultimo comunicato del Consiglio permanente -  è entrato nel vivo con la recente pubblicazione dei Lineamenta, ossia le linee di preparazione a un appuntamento che, già nel titolo, si presenta come di grande attualità: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Questo evento - è stato evidenziato – non deve restare isolato: a tal fine si è chiesto un coinvolgimento dei territori - Regioni e Diocesi - puntando ad ascoltare e valorizzare soprattutto i giovani e a identificare le buone pratiche presenti sul territorio. Tre importati eventi in vista di questo appuntamento: ad Assisi, dal 19 al 20 giugno 2020, saranno coinvolti giovani che svilupperanno i contenuti dell’incontro promosso da papa Francesco sempre ad Assisi nell’incontro “Economy of Francesco” (26-28 marzo 2020) in rapporto alla situazione italiana; a Lamezia Terme, nel settembre 2020, saranno sensibilizzate le Chiese del Sud e a  Verona, nel novembre 2020, all’interno del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa dove saranno chiamate particolarmente le Chiese del Nord ad approfondire il tema del rapporto tra azienda, economia e cura della casa comune.

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