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Dalle diocesi, la gente di Sicilia si prepara a restituire la visita del Papa

Una immagine di Papa Francesco in Sicilia  |  | Aci Group Una immagine di Papa Francesco in Sicilia | | Aci Group

Festa nella diocesi di Roma sabato scorso per la beatificazione di Madre Clelia Merloni, fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù. A celebrare il rito, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il card. Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per la Causa dei santi

E festa anche nella diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo per la nomina del nuovo arcivescovo. Si tratta di padre Franco Moscone, 61 anni, superiore generale dei Chierici regolari di Somasca (Somaschi). 

Festa anche per le diocesi di Palermo e Piazza Armerina, in Sicilia che si preparano a “restituire” la visita a papa Francesco che riceverà le delegazioni delle due diocesi in udienza speciale in una data ancora da stabilire, come ha annunciato l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice in occasione della serata di condivisione  con coloro che hanno collaborato all'organizzazione della visita di Papa Francesco a Palermo dello scorso 15 settembre. Inoltre l’arcivescovo, il prossimo mercoledì 21 novembre, incontrerà tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo, all’organizzazione della visita del Pontefice per ringraziarli del servizio svolto. Per l’occasione, il presule presiederà una liturgia Eucaristica di ringraziamento in Cattedrale alle ore 18.

E ieri, a Milano, visita nella Casa di reclusione di Opera dell’arcivescovo, mons. Mario Delpini, nell’ambito della mostra “Filatelia nelle Carceri” per  partecipare alla presentazione di due francobolli, raffiguranti la scena dell’Annunciazione e della Natività, su bozzetto di Marcello D’Agata e realizzati come emissione postale dall’Ufficio filatelico del Governatorato della Città del Vaticano. In occasione dell’evento il presule incontrerà i detenuti, gli agenti della polizia penitenziaria la direzione e il personale.

Domani, 11 novembre, visita del card. Vicario per la Città di Roma, Angelo De Donatis, nella Chiesa di San Stanislao a Roma che rappresenta un caso unico nella diocesi del papa. La comunità, infatti, è l’unica nella diocesi romana ad essere affidata a un diacono permanente, Andrea Sartori, sposato e padre di quattro figli. La sua famiglia, da oltre un mese, vive nella canonica. La celebrazione della messa è invece affidata a don Roko Celent, viceparroco in una parrocchia vicino. Il vescovo ausiliare mons. Gianpiero Palmieri, parla di una comunità che “vive una speciale vocazione, quella di diventare una diaconia: una comunità cristiana che, in sinergia con le parrocchie del territorio della prefettura, diventa uno spazio di accoglienza e di accompagnamento dei poveri e delle persone ferite e sole, in vista del loro sviluppo umano integrale”.

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E tornando in Sicilia, nella diocesi di Agrigento, l’incontro del card. Francesco Montenegro con le comunità presso le quali ha compiuto la Visita Pastorale durante l’anno 2016-2017, per consegnare loro le sue riflessioni conclusive contenute in un’apposita Lettera Pastorale. Le Lettere indirizzate a ognuna delle quattro Comunità – scrive il settimanale diocesano “L’Amico del Popolo” -  presentano alcune parti comuni, nelle quali l’arcivescovo offre considerazioni di carattere generale in riferimento al cammino che la Chiesa Agrigentina sta compiendo in questi anni, e delle parti proprie in base all’identità specifica di ogni singolo Comune. In ogni intervento il card. Montenegro, tiene a precisare che la Visita Pastorale, nel suo insieme, è stata un’occasione di conoscenza reciproca, attraverso il contatto diretto e il racconto sistematico. Di questo racconto evidenzia due aspetti, in linea con le “grandi scommesse del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si è svolto a Firenze nel novembre del 2015”: la narrazione come metodo e la sinodalità come stile con l’invito a trovare la disponibilità a proseguire sulla via dell’incontro, del confronto e della progettualità, coinvolgendo le varie parti sia ecclesiali sia sociali e tenendo in massima considerazione l’interazione tra le parrocchie e le altre istituzioni operanti nel territorio, prime fra tutte le amministrazioni locali e le agenzie educative.

In Calabria visita, nei giorni scorsi, del card. Gehrard Muller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della Fede presso il Santuario di San Francesco di Paola, dove ha visitato e venerato i luoghi del Patrono calabrese. Visita anche del card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ad Acri, invece, in occasione della festa di Sant’Angelo. E sempre in Calabria in occasione della festa in onore della Mater Boni Consilii, patrona del Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X” di Catanzaro, sabato prossimo, 50° anniversario della Dedicazione della Cappella Maggiore, sulla sacra effigie che raffigura la Mater Boni Consilii verrà posto un prezioso diadema, opera dell’orafo Sergio Saraco di Crotone. A presiedere la liturgia eucaristica ed incoronazione della sacra immagine il card. Giovanni Battista Card. RE, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e Presidente emerito della Pontificia Commissione per l’America Latina. Alla solenne liturgia parteciperanno, fra gli altri, tutti i vescovi della regione.

Convegno ecclesiale, il 19 e 20 novembre, nella diocesi di Andria dove il vescovo, mons. Luigi Mansi, chiama a riflettere sul tema “Chiesa e Giovani”.