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Dalle diocesi, nuovi beati arricchiscono le Chiese locali

Tra i nuovi beati anche i martiri don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo,

Francobollo e annullo per i nuovi beati  |  | Poste Italiane Francobollo e annullo per i nuovi beati | | Poste Italiane

Santi e beati italiani per la Chiesa universale. Domenica scorsa papa Francesco ha canonizzato il vescovo Giovanni Battista Scalabrini e il laico salesiano Artemide Zatti. Domenica scorsa anche la beatificazione a Fabriano, nelle Marche, di Agnese Pacifica Panas, suora clarissa cappuccina, originaria di Alano di Piave (Belluno) e vissuta a cavallo fra il 1800 e il 1900.

A presiedere la celebrazione il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il card. Marcello Semeraro che nella sua omelia ha detto che il “programma della vita di madre Maria Costanza Panas è nell’epigrafe della sua tomba: ‘Si donò a Dio e per Lui a tutti, credendo sempre nel suo amore’”. Una figura ricordata anche da papa Francesco nell’Angelus di domenica.  Il miracolo che ha portato la religiosa marchigiana alla beatificazione ha riguardato la guarigione, nel 1985, di una neonata di San Severino Marche, affetta da “grave sofferenza fetale da anemia feto-natale ed emorragia cerebrale; insufficienza multiorgano”.

La miracolata era presente nella Cattedrale di San Venanzio di Fabriano domenica. L’arcivescovo di Fabriano-Camerino, Francesco Massara, ha voluto ricordare “Il profumo spirituale che questa suora di clausura emanava, accogliendo le persone che bussavano al monastero, tra i quali anche alcuni sacerdoti, poi diventati suoi figli spirituali”. 

E domani a Boves, nella diocesi di Fossano, in Piemonte, la beatificazione dei martiri don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, parroco 44enne e vice-parroco 24enne nella comunità bovesana, trucidati il 19 settembre 1943, nel corso dell’eccidio nazista, con il paese dato alle fiamme, con 24 vittime e tanti feriti. A presiedere il rito il card. Semeraro. Un evento preparato da una serie di iniziative. Tra queste la presenza, ieri sera, del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Matteo Zuppi, che ha proposto una riflessione sul tema “Collaborare per il bene comune”. E questa sera il concerto, per il “Requiem” di Mozart con l’interpretazione del Coro della comunità cristiana di Schondorf, paese bavarese ove è sepolto il comandante Joachin Peiper che ordinò la strage a Boves. Gioia e festa anche a Mazara del Vallo per l’ingresso, oggi pomeriggio, del nuovo vescovo, Angelo Giurdanella.

Tra i momenti significativi della giornata l’incontro con alcune realtà della diocesi durante momenti non aperti al pubblico. Inizierà alle 11 nella chiesa San Michele con le religiose di Mazara del Vallo per un momento di preghiera. Alle 12,30 pranzerà nella mensa fraterna “Rosario Livatino” della Caritas diocesana-Fondazione San Vito Onlus, assieme ad alcuni utenti della mensa. I momenti aperti al pubblico inizieranno alle 16, quando incontrerà i giovani della diocesi nel Santuario Madonna del Paradiso. Al termine partirà il corteo a piedi che accompagnerà il neo vescovo sino in piazza Mokarta, dove ad accoglierlo ci saranno i bambini del catechismo provenienti da tutta la provincia. Tutti insieme raggiungeranno, alle 16.45, piazza della Repubblica dove verrà accolto dai fedeli e dagli amministratori dei Comuni della diocesi.

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A rivolgere il saluto sarà il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Alle 18, in cattedrale, la messa durante la quale il predecessore, il vescovo Domenico Mogavero cederà il pastorale al nuovo presule che presiederà la sua prima celebrazione da vescovo di Mazara del Vallo.