Advertisement

Dalle diocesi, si prepara la Assemblea generale dei vescovi italiani

Intanto prosegue il lavoro del Cammino sinodale italiano

Lavori del cammino sinodale |  | CEI Lavori del cammino sinodale | | CEI

Il tema del Cammino sinodale delle Chiese in Italia sarà al centro dell’Assemblea generale dei vescovi italiani che si aprirà lunedì in Vaticano. Il tema verrà affrontato in vista della tappa profetica del Cammino sinodale, con le due Assemblee nazionali nei mesi di novembre 2024 e marzo 2025, e dell’elaborazione del contributo italiano per la Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. E nelle diocesi non mancano momenti di incontro sul tema.

Questa settimana l’arcivescovo Erio Castellucci, presidente del “Comitato nazionale del Cammino sinodale”, ha incontrato i presbiteri e i diaconi della diocesi di Catanzaro-Squillace. Un incontro durante il quale si è riflettuto sul cammino intrapreso. Nel fare riferimento alla icona evangelica dei discepoli di Emmaus, Castellucci ha evidenziato il primato della dimensione missionaria della Chiesa per non perdersi nel rischio dell’autoreferenzialità: “Papa Francesco non perde occasione per ricordarci che siamo discepoli missionari, oltre che apostoli. Possiamo desumere alcune caratteristiche dello stile di Gesù. La prima è il cammino delicato accanto alle persone. Molta gente non si ricorda le prediche, le meditazioni che facciamo, ma persone che non sono assidue o addirittura non sono praticanti, si ricordano quella volta in cui è morta la mamma e noi siamo stati lì, accanto, magari con una mano sulla spalla. Quello che fa ardere il cuore, tante volte, non è per quanto dobbiamo curare l'omelia, la predicazione, non è la parola che diciamo, ma camminare accanto lungo la via”.

Per il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti da questo cammino “sono emersi temi chiave come la formazione alla fede e alla vita, la sinodalità e la corresponsabilità. Viene evidenziata l’importanza di coinvolgere tutti i membri della Chiesa, dando particolare attenzione alle donne e alla formazione permanente del clero”. Infine, nella sintesi presentata vengono condivise alcune buone pratiche, come l‘iniziativa della “Tenda dell’Ascolto” promossa dalla Pastorale Giovanile, che promuove il dialogo con i giovani e favorisce la partecipazione attiva della comunità e si ribadisce l’importanza di un approccio profetico e aperto al cambiamento per mantenere viva la dinamicità della Chiesa.

Giovedì sera ad Alba incontro sul tema “Condividere il pane della comune umanità” con il teologo Zanchi nell’ambito degli appuntamenti per il terzo anno del Cammino sinodale. Un contributo è arrivato anche dal Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica che sottolinea come la Scuola cattolica e la Formazione professionale di ispirazione cristiana, in quanto “ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità” (Gravissimum Educationis, 8), “possano offrire un contributo all’attuale impegno di discernimento e disporsi ad accoglierne i frutti. Il ‘camminare insieme’, infatti – spiega il testo -  sta sempre più caratterizzando la vita delle scuole cattoliche e dei loro organismi, come dimostra il lavoro stesso del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, improntato a reciproca stima e collaborazione e promotore a sua volta di un ampio discernimento sul futuro della Scuola cattolica e della Formazione professionale di ispirazione cristiana in Italia”.

E proprio oggi a Roma si svolge il convegno nazionale della Federazione Italiana Scuole Materne che raggruppa 9000 realtà educative con mezzo milione di bambini e bambine. La Federazione, voluta dalla Cei, celebra quest’anno i suoi primi cinquant’anni di storia. “Prima i bambini: ieri, oggi, domani”, il titolo della manifestazione che nel segno dello slogan posto sul logo del cinquantesimo - “Prendiamo il largo” – vedrà arrivare nella capitale circa 1500 rappresentanti delle scuole FISM.  Durante il convegno si tratterà di nuovi percorsi e le nuove prospettive per i servizi per l’infanzia; il posto delle bambine e dei bambini nelle agende della politica, della Chiesa, della società; i ruoli della famiglia e delle istituzioni; la transizione già in atto verso il Terzo Settore. Al centro, insomma, il mondo Zero-Sei anni e il primato dei “futuri cittadini”. Senza dimenticare i problemi dovuti al calo demografico, alle difficoltà economiche a causa di una parità scolastica non ancora pienamente applicata a quasi 25 anni dalla Legge Berlinguer che aveva collocato le scuole paritarie sullo stesso piano di quelle statali in forza del medesimo servizio pubblico offerto al Paese. Domenica i partecipanti saranno tutti nella Basilica di San Pietro per la messa e in piazza, per l’Angelus di Papa Francesco.

Advertisement