L’esito del voto al Senato sul ddl Zan conferma quanto sottolineato più volte: la necessità di un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire all’edificazione di una società più giusta e solidale”. Lo ha affermato il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, dopo il voto dell’Aula del Senato sul disegno di legge Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.

L’Aula di Palazzo Madama a scrutinio segreto con 154 voti favorevoli nella tarda mattinata ha dato il via libera alla mozione che chiedeva il non voto dei singoli articoli, bocciando di fatto il disegno di legge approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati.

“La Presidenza della CEI – prosegue la nota - aveva espresso perplessità sul testo con due note. Testi, peraltro, condivisi da tante voci di diversa sensibilità. In modo particolare, la controversa nozione di identità di genere poneva e pone tuttora una questione etica e culturale seria che non può risolversi in banalizzazioni ideologiche”.

“Il voto del Senato – continua il Cardinale Bassetti – offre un’ulteriore considerazione nel segno del concetto stesso di democrazia: una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza. Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco”.