Dopo il successo della giornata del 20 giugno il comitato “Difendiamo i nostri figli” si struttura e diventa una realtà permanente per fare formazione sul piano culturale e battersi sul piano politico per riaffermare i diritti dei bambini.

I promotori fanno sapere che  inizia “la fase costituente per allargare la partecipazione ad altri soggetti associativi e lavorare sul territorio.” Il Comitato diventa permanente, “con lo scopo di mantenere alta l’attenzione pubblica sui temi della educazione dei figli, della difesa dei loro diritti - prima di tutto quello a crescere in una famiglia con un padre e una madre; con lo scopo di diffondere cultura e consapevolezza; soprattutto di affiancare i genitori, i primi responsabili dell’educazione dei figli”.

Inoltre “il Comitato, pur avendo una struttura necessariamente ristretta per poter essere operativo, ha deciso di aprirsi al contributo di altri: movimenti, associazioni, spiritualità, singoli che vogliano dare una mano. C’è da fare per tutti, perché è in gioco l’idea stessa di uomo, e i mezzi di cui disponiamo sono risibili, inadeguati ad arginare la marea di una cultura che a momenti sembra avere la meglio. Eppure, anche se non disponiamo della comunicazione e del potere, abbiamo la forza di un popolo che si è incontrato e si è riconosciuto, dando vita a qualcosa di nuovo e molto grande. Per questo- si legge nel testo diffuso dai promotori- il Comitato vuole soprattutto dire grazie a tutte le famiglie e le persone che hanno affrontato sacrifici e costi e fatica e disagi per testimoniare in piazza.”

E conclude: “ È grazie a voi che adesso la nostra piazza può mettersi con autorevolezza nel dibattito pubblico, e anche dialogare con la politica perché produca leggi a difesa dei bambini, con la forza data da un evento dalla portata storica, di cui non si ha memoria negli anni recenti del nostro paese.”