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Don Bosco torna e affronta il mondo nel nuovo libro di Di Cicco

La copertina del libro  |  | LEV La copertina del libro | | LEV

Quando un salesiano, giornalista, scrittore decide di raccontare Don Bosco non sempre lo fa in modo “classico”. Così è per Carlo Di Cicco, per anni giornalista di agenzia, poi vicedirettore dell’ Osservatore Romano e sempre specialmente attento al sociale.

L’uomo del mare, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, è un pò meno di un romanzo un po’ più di un saggio, è una “esperienza” raccontata con poesie e attenzione alla cronaca oltre che al carisma di Don Bosco. Un Don Bosco che torna nel mondo di oggi sotto mentite spoglie, quelle di un immigrato con la amata madre Margherita. E così vive le grandi questioni educative di oggi. La questione giovanile soprattutto.

Lo hanno messo bene in evidenza presentando il libro il Rettore maggiore dei salesiani Angelo Artime, Paolo Ruffini direttore di TV 2000 e Giovanni Maria Flick presidente emerito della Corte Costituzionale. Flick vede nel libro i temi educativi adattati ai diversi cioè immigrati ragazzi che vengono con i barconi, e tutto grazie ad una valida pedagogia che mette insieme allegria e concretezza sociale. Il libro è una originale chiamata all’ attenzione

Per ricordare che i giovani non sono un problema, sono una priorità e che oggi occorre mettere al centro tante idee pedagogiche e farlo in modo originale.

Il cortile educativo dei salesiani insomma non può essere sostituito dai mondi digitali? Per Ruffini no. Certo bisogna comprendere però che i social non sono un mezzo ma un luogo e anche quello, anzi sopratutto quello, è un luogo di evangelizzazione.

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Le riflessioni di Di Cicco in chiave salesiana sui grandi temi di oggi sono ottimi spunti di riflessione. Giornalisticamente l’autore mette al centro temi come il gender e le pari opportunità, questioni lontanissime dall’epoca di Don Bosco, ma che alla sua scuola sono affrontabili oggi.

Il libro è un’ottima introduzione al mondo di Don Bosco per chi non lo conosce. Non una biografia piuttosto un uso della sua pedagogia per leggere il mondo contemporaneo. Un libro che raccoglie le riflessioni di una vita di chi la pedagogia di Don Bosco l’ha vissuta praticamente. E di grande suggestione è proprio il racconto iniziale, il Maestro e Margherita, con quelle “memorie dell’oratorio” che fanno subito pensare alle partite di pallone nei pomeriggi estivi come ricorda una suggestiva canzone degli anni ’60.