È il vescovo William Nolan il nuovo arcivescovo di Glasgow. Dopo un anno di vacanza, seguito alla morte dell’arcivescovo Philip Tartaglia per COVID, Papa Francesco sceglie per la più grande città della Scozia un vescovo giovane, che si è distinto per il suo impegno ambientale e che, da presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Scozzese, ha guidato e deliberato il disinvestimento sui combustibili fossili da parte della Chiesa locale.

L’arcivescovo di Glasgow guida un territorio abbastanza grande, ma non è il primate di Scozia, che invece è l’arcivescovo di Edimburgo. Il vescovo Nolan è stato scelto per guidarla. Classe 1954, con studi a Roma in Teologia Morale, sacerdote dal 1977, tra le sue esperienze c’è anche quella di vicerettore del Pontificio Collegio Scozzese a Roma dal 1988 al 1991, e quella di Giudice del tribunale Ecclesiastico Nazionale della Scozia.

Il 22 novembre 2014 è stato nominato vescovo di Galloway, e ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 febbraio 2015. Durante il COP26 di Glasgow, fu lui a dire messa per i delegati del COP26 nella chiesa gesuita di St. Aloysius.

L’arcidiocesi di Glasgow conta 216 mila 200 battezzati su 815 mila abitanti (dati del 2019), amministra 89 parrocchie e conta 163 sacerdoti, di cui 123 secolari e 40 regolari. Ha due diocesi suffraganee. Secondo la tradizione, il primo vescovo di Glasgow sarebbe stato San Mungo, nel VI secolo. La Riforma portò alla soppressione di tutte le diocesi di Scozia e solo nel 1878 Leone XIII restaurò la gerarchia cattolica nel Paese, dopo che il territorio era stato per decenni un vicariato apostolico.