L’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto l’apertura di due tombe presenti presso il Cimitero Teutonico nell’ambito della denuncia presentata dalla famiglia di Emanuela Orlandi, la ragazza - cittadina vaticana - scomparsa nel 1983. Lo ha annunciato Alessandro Gisotti, Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede.

L’apertura delle tombe avverrà il prossimo 11 luglio. La decisione - prosegue Gisotti - “giunge dopo una fase di indagini nel corso della quale l’Ufficio del Promotore ha svolto approfondimenti tesi a ricostruire le principali tappe giudiziarie di questo lungo doloroso e complesso caso. Va ricordato che per ragioni di carattere giuridico l’autorità inquirente vaticana non ha giurisdizione per svolgere indagini sulla scomparsa, avvenuta in Italia, di Emanuela Orlandi”.

“L’iniziativa vaticana - conclude Gisotti - riguarda soltanto l’accertamento della eventuale sepoltura del corpo di Emanuela Orlandi nel territorio dello Stato vaticano”. Una volta repertati e catalogati i resti contenuti nelle tombe si procederà alle “perizie per stabilire la datazione dei reperti e per il confronto del DNA”.