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Giornata Mondiale di Preghiera con la Tratta, ci sarà un messaggio di Papa Francesco

L’8 febbraio si tiene la VII Giornata Mondiale di Preghiera contro la Tratta. Maratona di preghiera in tutto il mondo, con un videomessaggio di Papa Francesco al centro della giornata

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Una maratona di preghiera, dalle 10 alle 17, con incluso un videomessaggio di Papa Francesco alle 13,40. Si svilupperà così la VII Giornata Mondiale di Preghiera contro la Tratta, che si tiene il prossimo 8 febbraio, giorno della memoria liturgica di Santa Bakhita, la schiava divenuta Santa e simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la schiavitù. Il tema di quest’anno è “Economia senza tratta di persone”.

Il Comitato internazionale della Giornata mondiale, coordinato da Talitha Kum, la rete della vita consacrata contro la tratta di persone dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), in partenariato con la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, Caritas Internationalis, l’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, il Movimento dei Focolari e tante altre organizzazioni impegnate a livello locale, ha organizzato per l’occasione una maratona di preghiera che quest’anno, causa pandemia, sarà online ma per la prima volta darà la possibilità di riunire insieme tutte le realtà che nel mondo sono impegnate contro la tratta di persone.

Si legge in un comunicato degli organizzatori che “la maratona di preghiera, che verrà trasmessa dalle 10 alle 17 (in diretta streaming sul canale YouTube della Giornata mondiale (www.youtube.com/c/preghieracontrotratta) con traduzioni in cinque lingue, attraverserà le diverse aree del pianeta per accendere i riflettori e sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle principali cause della tratta di persone, il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia di Covid-19”.

“Con ‘The Economy of Francesco’ - afferma suor Gabriella Bottani, coordinatrice di Talitha Kum -, il Santo Padre ha chiesto alla Chiesa di fermarsi sulla riflessione del modello economico dominante e di trovare percorsi alternativi. Ci siamo trovati perfettamente in sintonia, in quanto la tratta di persone è parte integrante di un’economia di esclusione, dove le regole del mercato stanno distruggendo i valori portanti della convivenza umana, basati sul rispetto della dignità ma anche sulla tutela dell’ambiente”.

Continua Suor Bottani: “Il modello economico dominante è una delle principali cause strutturali della tratta di persone nel nostro mondo globalizzato. Attraverso questa Giornata, tracciamo insieme un cammino di riflessione per un’economia che promuova la vita e un lavoro dignitoso per tutti”.

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