“Al posto giusto – Studenti protagonisti nella scuola di oggi”, è il tema della quarta edizione di “Mo.Ca. Msac – Movimento in Cantiere”, che è cominciato ieri a Rimini, con la partecipazione di circa un centinaio di responsabili diocesani del Movimento studentesco dell'Ac.

“La scuola – spiegano dal Movimento Studenti di Azione Cattolica - è spesso vissuta come un luogo passivo, dove lo studente “subisce” lezioni e valutazioni. Il Msac crede in una scuola animata dall’interno, in primo luogo dagli studenti. Per questo gli studenti di AC dedicano la quarta edizione del loro Cantiere al rilancio del protagonismo studentesco. In un tempo di “crisi della partecipazione”, vogliono dire che la partecipazione è un valore irrinunciabile delle società democratiche, e che la scuola deve assumersi il compito fondamentale di educare a una partecipazione consapevole, responsabile, appassionata”.
Tra gli approfondimenti previsti: la didattica, la valutazione, l’elaborazione dei piani di offerta formativa e, ovviamente, la rappresentanza studentesca.

Saranno ospiti del Msac, Marco Rossi Doria e Giulia Tosoni, autori del libro La scuola è mondo, apriranno il convegno riflettendo su come portare la bellezza - che di solito troviamo “nel mondo” fuori dalle aule - all’interno dei nostri istituti scolastici; Dianora Bardi e Massimiliano Andreoletti, dell’associazione ImparaDigitale, guideranno la riflessione sulla didattica; Roberto Ricci, responsabile dell’Area prove dell’Istituto INVALSI, accompagnerà parlando di valutazione; Giuseppe Prosperi, già dirigente scolastico al Liceo Einstein di Rimini, condividerà la sua esperienza nell’elaborazione dei P.O.F. partecipati dagli studenti. Le conclusioni saranno affidate ai segretari del Msac, Gioele Anni e Adelaide Iacobelli.

“Parlare di protagonismo studentesco significa anche parlare della riforma della “Buona scuola” – aggiungono dal Msac -. Al convegno lo si farà con un rappresentante dal ministero dell’Istruzione (purtroppo il ministro Giannini non potrà essere presente per sopravvenuti impegni istituzionali). I ragazzi discuteranno anche delle mobilitazioni che sicuramente toccheranno le nostre scuole nelle prossime settimane, fino allo sciopero generale proclamato per il 5 maggio. Il Msac si aspettava di più dalla “Buona scuola”, che era nata con grandi premesse ma che alla fine non interviene sugli aspetti strutturali del sistema scolastico (la riforma dei cicli, la valutazione numerica, gli esami finali, la personalizzazione dei curricula…). Inoltre, stando al DDL del governo – su cui ora è al lavoro il Parlamento – l’ampliamento delle prerogative del Dirigente scolastico sembra poter ridurre le possibilità di partecipazione degli studenti alla redazione dell’offerta formativa”.

“Dialogo e approfondimento, nello stile proprio dell’AC, per esprimere pareri e proposte motivati”, sottolinea Gioele Anni, Segretario nazionale del Msac. “Quel che è certo è che non voleremo basso: sogniamo scuole che siano presidio di incontro, e che aiutino a costruire dal basso degli spazi di bene comune. Per questo ci mettiamo in cantiere, guidati dall’esempio del beato riminese Alberto Marvelli e dall’esortazione di Papa Francesco (EG 183): “Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo”. Dal nostro piccolo, dalle nostre scuole, vogliamo provarci”.