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Il Cardinale Bassetti e Mattarella, in memoria del Sindaco Emanuele Crestini

Presso il Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della CEI, il Cardinale Gualtiero Bassetti, hanno presenziato ad una cerimonia in memoria del sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini

Cardinale Bassetti |  | Daniel Ibanez / ACI Group
Cardinale Bassetti | | Daniel Ibanez / ACI Group
Emanuele Crestini |  | Castelli notizie
Emanuele Crestini | | Castelli notizie
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Queste parole di Gesù tratte dal Vangelo di Giovanni ci introducono meravigliosamente a questa giornata in memoria del sindaco Emanuele Crestini".

Presso il Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della CEI, il Cardinale Gualtiero Bassetti, hanno presenziato ad una cerimonia in memoria del sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini, deceduto il 20 giugno del 2019 in seguito alle ustioni riportate, dieci giorni prima, per mettere in salvo il maggior numero di cittadini, dipendenti e consiglieri del Comune affidato alle sue cure, nella cui sede si era verificato un grave incidente.

Il Cardinale Bassetti nell'intervento lo definisce: "Un uomo delle istituzioni, un rappresentante del popolo, un laico, che nell’esercizio delle sue funzioni ha saputo mostrare all’Italia intera cosa significa servire il proprio Paese con senso di lealtà, di sacrificio totale e di amore verso l’altro. Lealtà, sacrificio e amore: tre parole che non si riferiscono a bandiere consunte del passato ma a valori e virtù che rappresentano, oggi più di ieri, il cuore pulsante del nostro stare insieme, della nostra comunità".

"Oggi, commemorando il sindaco di Rocca di Papa che per ultimo ha lasciato il suo posto di lavoro solo dopo essersi preso cura di tutti, noi ci interroghiamo sul significato profondo della parola  fraternità - dice ancora il Presidente CEI -  Cosa significa oggi essere fratelli e sorelle d’Italia? Vuol dire senza dubbio avere una storia, una lingua, una fede e una cultura comune. Ma significa anche prendersi cura degli altri, dei più deboli, dei più fragili, dei più emarginati che non sono soltanto individui o scarti della società, ma sono addirittura nostri fratelli".
 

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