“Sempre più spesso sento dirvi: siamo anziani, siamo anziane, cosa possiamo fare fuorché pregare?. Ma noi dobbiamo ringraziare Dio per quello che abbiamo. Vi pare poco pregare? La vita di un prete, di un vescovo, di una religiosa, di un consacrato vale meno dal momento che è anziano? Dio non guarda alle vocazioni per quello che producono o per la loro efficienza. Guardate le cose con l’occhio di Dio e per questo devo ringraziarlo per i tanti doni delle vocazioni che ci sono nella nostra Chiesa”. Lo ha detto ieri il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Cei, nell’omelia della Messa per la Giornata per la vita consacrata celebrata nel capoluogo umbro.

“Noi  - ha aggiunto - dobbiamo valorizzare più e meglio i grandi carismi che abbiamo attraverso i consacrati e le consacrate” e rivolgendosi alle comunità dell’Arcidiocesi, il Cardinale Bassetti ha chiarito che essi sono “punto di riferimento per la nostra comunità anche per i servizi concreti offerti. Come non ricordare le congregazioni impegnate nel settore della scuola e dell’educazione o nell’assistenza a malati e anziani in diverse strutture. E’ una grazia di Dio la vita consacrata e non finiremo mai di ringraziare il Signore per averla donata all’umanità”.

“La vostra - ha concluso il presule - non è una scelta che si fa una volta per tutte, ma è una scelta che si rinnova ogni giorno, altrimenti i vostri entusiasmi diventano come un fuoco di paglia. La vocazione non è un fatto statico, la vocazione è dinamica”.