In occasione del 25/mo della Esortazione apostolica Vita consecrata di San Giovanni Paolo II, il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ne ha ricordato l’importanza attraverso una lettera.

San Giovanni Paolo II tracciò – ricorda il porporato brasiliano - “l’identità della vita consacrata” che si basa sulla relazione con la Trinità.

“Vogliamo credere – aggiunge il Prefetto - che ogni istituto sottolinei col proprio carisma un particolare sentimento divino”.

Il consacrato sia poi – conclude il Cardinale Braz de Aviz - “chiamato a essere testimone di bellezza”. Si ispiri alla bellezza “la testimonianza e la parola offerta, perché bello è il volto che annunciamo, la fraternità e il clima che si respira, il tempio e la liturgia, cui tutti sono invitati, perché è bello pregare e cantare le lodi dell’Altissimo e lasciarsi leggere dalla sua parola, l’essere vergini per amare col suo cuore, il nostro esser poveri per dire che è lui l’unico tesoro, il nostro obbedire alla sua volontà di salvezza e pure tra di noi per cercare lui solo, l’avere un cuore libero di accogliere il dolore di chi soffre per manifestargli la com-passione dell’Eterno”.