Advertisement

Il Cardinale Montezemolo: primo nunzio apostolico in Israele

Cinque anni fa moriva a 92 anni un grande diplomatico, esperto di araldica. Fu il anche primo Arciprete della Basilica di San Paolo

Il Cardinale Andrea Lanza Cordero di Montezemolo |  | CNA Il Cardinale Andrea Lanza Cordero di Montezemolo | | CNA

Cinque anni fa, il 19 novembre 2017, moriva a 92 anni il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, tra i diplomatici più brillanti della Chiesa.

Nato a Torino il 27 agosto 1925, ordinato presbitero - dopo una laurea in architettura - nel 1954, si è specializzato presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, entrando così nel servizio diplomatico della Santa Sede. 

In Curia ha prestato servizio come Segretario della allora Pontificia Commissione Iustitia et Pax tra il 1972 e il 1977. In quell’anno Papa Paolo VI lo elegge Arcivescovo titolare di Anglona, e viene nominato Pro-nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e Delegato Apostolico nelle Isole Salomone

Nel 1980 diventa Nunzio Apostolico in Honduras e Nicaragua. Nel 1986 viene trasferito in Uruguay

Nel 1990 Giovanni Paolo II lo nomina Delegato Apostolico a Gerusalemme e Palestina, Nunzio Apostolico in Cipro e Delegato Apostolico in Giordania. A nome della Santa Sede a fine 1993 firma con Israele l’Accordo fondamentale che riconosce la natura unica delle relazioni tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico. Dal 1994 è il Primo Nunzio Apostolico in Israele.

Advertisement

Dal 1998 al 2001 è Nunzio Apostolico in Italia e San Marino.

Nel 2005 il neo eletto Papa Benedetto XVI lo chiama quale primo Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Rinuncia nel 2009 per raggiunti limiti di età. 

Lo stesso Benedetto XVI lo crea Cardinale di Santa Romana Chiesa nel suo primo concistoro del 24 marzo 2006, assegnandogli la Diaconia di Santa Maria in Portico, elevata poi hac vice a titolo presbiterale.

Il Cardinale Montezemolo era, tra le altre cose un grande esperto di araldica vaticana.

Appresa la notizia della morte del porporato, Papa Francesco aveva espresso “sincera ammirazione per uno stimato uomo di Chiesa che visse con fedeltà il suo lungo e fecondo sacerdozio a servizio del Vangelo e della Santa Sede”.