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Il Cardinale Pericle Felici, l'uomo che annunciò l'elezione di due Papi

Il 22 marzo 1982, esattamente 40 anni fa, moriva il Cardinale Pericle Felici, il porporato che annunciò al mondo le elezioni dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II al termine dei conclavi del 1978

Il Cardinale Felici annuncia l'elezione di Giovanni Paolo I |  | YouTube Il Cardinale Felici annuncia l'elezione di Giovanni Paolo I | | YouTube

Il 22 marzo 1982, esattamente 40 anni fa, moriva il Cardinale Pericle Felici, il porporato che annunciò al mondo le elezioni dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II al termine dei conclavi del 1978.

Nato a Segni il 1º agosto 1901, fu ordinato presbitero il 28 ottobre 1933. Successivamente insegnò presso la  Pontificia Università Lateranense e divenne Rettore - fino al 1948 del Pontificio Seminario Romano per gli Studi Giuridici. Dal 1950 al 1959 fu direttore spirituale nel seminario romano.

Il 3 settembre 1960 Giovanni XXIII lo ha eletto Arcivescovo titolare di Samosata. Dal 1962 al 1965 coprì l'incarico di segretario generale del Concilio Vaticano II.

Per le sue conoscenze giuridiche, Paolo VI nel 1967 lo ha nominato Pro-presidente della Pontificia commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico.

Il 26 giugno 1967 venne creato Cardinale di Santa Romana Chiesa, della diaconia di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine e successivamente nominato Presidente della Pontificia Commissione per l'interpretazione dei decreti del Concilio Vaticano II.

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Nel 1973 divenne cardinale protodiacono: in questa veste nel 1978 annunciò le elezioni di Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II imponendo ad entrambi il pallio nella Messa di inizio pontificato.

Dal 1977 alla morte ricoprì l'incarico di Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Morì durante un pellegrinaggio a Foggia il 22 marzo 1982.

Rispetto al Concilio "il Cardinale Felici appare essere stato, per unanime riconoscimento, uno dei protagonisti. Vorrei solo osservare che tutta l’attività, da lui svolta nella sua vita, cioè prima, durante e dopo il Concilio, corrisponde a quella nota che fu specifica del Vaticano II: la nota dell’ecclesialità. Davvero il Concilio della Chiesa ebbe nel suo Segretario il servitore della Chiesa, per la quale operò attivamente, disinteressatamente, nel suo impegno di scoprire, insieme con l’assemblea dei fratelli Vescovi, i genuini ed originari lineamenti della Chiesa di Cristo, sacramento di salvezza e di unità per le genti", disse Giovanni Paolo II nell'omelia della Messa esequiale in San Pietro.