Preghiamo “per tante situazioni di sofferenza che abbiamo davanti ai nostri occhi e nei cuori: le vittime della tragedia di Genova, ma anche le quasi quattrocento vittime delle alluvioni in Kerala, India, terra di antica evangelizzazione sin dall’epoca apostolica, senza dimenticare le sofferenze persistenti in Medio Oriente, in particolare in Siria e in Iraq”. Così ieri il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che ha celebrato la Messa per la Solennità di San Bernardo Tolomei, nella Chiesa Abbaziale di Monte Oliveto Maggiore. 

Nel corso dell’omelia il Cardinale Sandri ha ricordato l’opera di San Bernardo Tolomei e in particolare il senso della “vita monastica” che “non è un’ascesi fine a se stessa o una fuga dal mondo, ma il voler percorrere le orme lasciate sulla scala dall’impronta stessa del Cristo, servo venuto in umiltà dal Padre per la salvezza dell’uomo. La via di Dio, che ogni uomo deve cercare nella solitudine del proprio cuore, conduce prima o poi inevitabilmente a costituire una comunità nuova, retta dalla legge evangelica”. 

La testimonianza dei monaci - ha aggiunto il porporato - è oggi quanto mai necessaria: “l’Italia, l’Europa e forse il mondo sono in continuo litigio e conflitto, e questo sempre secondo una logica mondana: voglio essere il più grande. Come nel passato, purtroppo ai nostri giorni sentiamo di scandali grandi anche entro la Chiesa: persino coloro che dovrebbero essere uomini di Dio sono dunque capaci di trasformare per se e per gli altri la scala verso il cielo in uno scivolo verso l’abisso della perdizione! La risposta però allo scandalo l’ha già scritta il Signore, sia vincendo in se stesso, attraverso la sua Morte e Resurrezione, ogni inganno e seduzione di Satana, sia attraverso una chiamata sempre più forte alla santità”.