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Il Cardinale Sergio Pignedoli, tra diplomazia e dialogo interreligioso

Dal 1973 al 1980 fu Presidente dell’allora Segretariato per i non cristiani

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Il 15 giugno 1980 – 40 anni fa – moriva il Cardinale Sergio Pignedoli, Presidente dell’allora Segretariato per i non cristiani.

Nato il 4 giugno 1910 in provincia di Reggio Emilia, venne ordinato sacerdote il 1° aprile 1933. Fu dapprima Vice Rettore del Seminario di Reggio Emilia, poi cappellano presso l’Università Cattolica di Milano.

Il 22 dicembre 1950 fu nominato da Pio XII Arcivescovo titolare di Iconio e nunzio apostolico in Bolivia. Venne consacrato dal Cardinale Adeodato Giovanni Piazza.

Nel 1954 divenne Nunzio Apostolico in Venezuela. Dal 1955 al 1960 fu invece richiamato in Italia per servire come Vescovo ausiliare di Milano.

Nel 1960 tornò nei ranghi della diplomazia vaticano come Delegato Apostolico per l’Africa centrale e Occidentale. Successivamente fu Delegato Apostolico in Canada, dal 1964 al 1967.

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Il 10 giugno 1967 venne nominato da Paolo VI Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

Nel 1973 lo stesso Pontefice lo creò Cardinale di Santa Romana Chiesa, della diaconia di San Giorgio al Velabro, e successivamente divenne Presidente del Segretariato per i non cristiani.

Nel 1978 prese parte ai conclavi che elessero Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.

Fu cardinale protodiacono dal giugno 1979 alla morte, sopraggiunta il 15 giugno 1980.

Il 26 giugno 1980 Papa Giovanni Paolo II celebrò una Messa di suffragio per il porporato nella Basilica Vaticana.  Devo ringraziare il Cardinale Pignedoli – disse il Papa nell’omelia - per il multiforme e sempre diligente servizio ch’egli, per lunghi anni, ha prestato alla santa Sede ed alla Chiesa; per la sua vita di servo buono e fedele, per la sua morte di servo pronto e vigilante, egli ha già trovato riposo in Dio, cioè il conforto, il premio e la pace”.