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Il cardinale Turkson chiede ai circensi di portare il circo ai bambini e agli anziani

Nella Giornata mondiale del Circo la iniziativa del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale

Il circo |  | DSSUI Il circo | | DSSUI

Ai circensi, veri “artigiani della festa”, il cardinale Turkson esprime la vicinanza della Chiesa cattolica in questo momenti reso difficile dalla pandemia. 

In un messaggio per la Giornata Mondiale del Circo, il prefetto del dicastero per lo sviluppo umano integrale scrive : “Per proteggere quest’arte, che in Europa ha più di 250 anni e regala gioia a grandi e bambini, è importante un sostegno, sia da parte dell’Unione Europea che di ogni Stato, chiamati a proteggere i più deboli ma anche i settori più vulnerabili dell’economia”.

Ferite economiche e psicologiche “che sarà lungo e complesso rimarginare, ma siamo chiamati a farlo tutti insieme”. Il balsamo per curarle è la carità e le Caritas e gli organismi caritativi cattolici “hanno risposto anche agli appelli dei Circhi, per i loro artisti e i loro animali; in Italia sono intervenute altresì la Protezione Civile e la Coldiretti, ma anche privati cittadini, amministrazioni locali e interi paesi”.

Il cardinale ricorda la parabola del Buon Samaritano e la necessità della fratellanza, ci fa fare i conti con l’indifferenza ed  “è una lente di ingrandimento che svela vulnerabilità vecchie e nuove che interpellano ciascuno”.

Un grazie István Ujhelyi MEP  che “aveva diffuso un video molto bello, che se da una parte raccontava le sofferenze dei circensi, dall’altra ribadiva “l’eccoci!” di tutti gli artisti, pronti a tornare a dipingere sorrisi e allegria sui volti di bambini ed adulti . E’ lo stesso “eccoci!” dei circensi del Rony Roller Circus che mi hanno accompagnato all’Ospedale del Papa, il Bambino Gesù, il 17 gennaio del 2020”.

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Il messaggio si chiude con un appello: “portare il circo, appena possibile, nei luoghi dove bambini e anziani soffrono: nonni e nipoti, che sono gli spettatori più frequenti sotto lo chapiteau, sono stati coloro che hanno pagato un prezzo altissimo e hanno sete, quanto i circensi, di un’esplosione di gioia pura come il circo sa regalare. E anche coloro che con tanta cura si occupano della loro salute hanno bisogno del balsamo della risata”. 

L’idea è di inviare fotografie o brevi filmati al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano per poterli poi inviare ai bambini, ai malti, agli anziani.

 

Per posta: Palazzo San Calisto V-00120 Città del Vaticano

per e-mail a.silvi@humandevelopment.va.