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Il Consiglio permanente straordinario dei Vescovi italiani mette al centro le povertà

La preghiera per il cardinale Bassetti, la crisi economica scatenata dalla pandemia, il terrorismo nei temi in discussione

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Un Consiglio permanente straordinario per la Conferenza episcopale italiana. Non solo si è svolto on line a causa della pandemia ma si è anche aperto con la preghiera speciale per il cardinale presidente Bassetti da oggi in terapia intensiva per il covid-19.

I lavori si sono aperti con una relazione di Mario Meini, vescovo di Fiesole e vicepresidente della Cei che ha espresso gratitudine a Papa Francesco per la nomina di sei nuovi cardinali italiani ma anche il dolore e la condanna per i vili atti di terrorismo compiuti a Nizza, Lione e Vienna, soprattutto la grande preoccupazione per la ripresa della pandemia e per le sue conseguenze economiche sulla popolazione. “La pandemia sta correndo - ha detto- veloce e con i suoi tentacoli pare stringere in una morsa soffocante, ancora una volta, la nostra quotidianità. Anche le Chiese, inserite nel tessuto sociale dei territori, fanno i conti con questa difficile realtà”.

Alla attenzione dei vescovi la questione della recessione economica: “Un recente rapporto della Caritas ha rilevato gli effetti finanziari e sociali dell’attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da covid-19. Si profila, ha detto monsignor Meini, una grave recessione economica, terreno fertile per la nascita di nuove forme di povertà”.

L’appello della Cei è di “farsi carico delle sofferenze con cura, dolcezza e umiltà”. A proposito della prossima Assemblea generale, fissata per questo mese di novembre dal 16 al 19, Meini ha osservato: “La realtà di questo tempo s’impone con tutta la sua forza e ci troviamo di nuovo a confrontarci con una situazione che sta travolgendo i nostri piani e che c’impone una valutazione ulteriore delle circostanze e del contesto nel suo sviluppo”.

Per il vescovo è chiaro che “Anche le attività educative e pastorali nelle nostre comunità, in via precauzionale, stanno prendendo nuove forme: emerge un forte e apprezzabile senso di responsabilità per la salute di tutti. Le relazioni interpersonali e comunitarie sono preziose, ma altrettanto importante, persino vitale, si rivela in questa fase la massima prudenza nei contatti e nelle occasioni pubbliche di riunione”.

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